Zebù: cos’è e come vive
Lo zebù è un bovino erbivoro appartenente alla specie del Bos taurus indicus. Animale molto adattabile ai diversi ambienti, è originario dell’Asia, ma si è diffuso ovunque dove rappresenta una fonte di sostentamento oltre che un aiuto nei lavori nelle fattorie. In natura vive in branco e gli individui adulti proteggono i piccoli fino a quando non raggiungono la piena maturità intorno alle 40 settimane. Lo zebù ha un forte valore simbolico in India e in Madagascar dove da generazioni, si tramandano rituali sacri che rappresentano il particolare rapporto con l’uomo. Allo stato brado quest’animale risente della deforestazione che sta mettendo in pericolo il suo habitat e perciò anche la sua esistenza.
Le caratteristiche dello zebù
Cugino del nostro bue in quanto entrambi discendono dall’uro, è caratterizzato dall’avere i muscoli dorsali molto sviluppati che si presentano come una gobba. Questa caratteristica manca solo alla sottospecie africana. La giogaia, la pelle pendente sotto la mascella è molto prominente e ha lo stesso colore del manto che può essere chiaro, grigio, rosso scuro o anche marrone. Ha orecchie cadenti e gli occhi ai lati della testa gli consentono di avere una visione a 330 gradi del mondo esterno, come molti animali della fattoria. Lo zebù ha zampe lunghe e sottili e in alcune specie, le corna arcuate sono di grandi dimensioni. È alto poco più di un metro e pesa la metà di una mucca, perciò è una delle specie di bestiame più piccola al mondo.
Lo zebù nelle diverse culture
Molto probabilmente è originario dell’India, dove la razza Gir viene considerata sacra. Nella cultura indiana infatti la mucca sacra simboleggia la generosità della terra perciò gli induisti venerano lo zebù e in molte feste religiose lo portano in processione accompagnato da balli e canti rituali. È molto resistente ai parassiti e alle malattie, in particolare alla peste bovina che in passato ha decimato i cugini europei e questa caratteristica lo ha reso molto prezioso per l’allevamento. Preferisce le foreste pluviali e le pianure aperte, ma si adatta ai diversi territori, infatti non patisce il caldo e l’umidità e si è diffuso rapidamente in America e in Africa.
In Madagascar è un animale simbolico, viene sacrificato in alcune feste religiose ed è considerato un alimento prelibato da offrire ai matrimoni, ai funerali e anche a Capodanno. È arrivato in Europa all’inizio del XX secolo e in Occidente attraverso diversi incroci, si è cercato di ottenere una specie più resistente alla fatica. Attualmente il caracù è la razza più adatta a sostenere gli sforzi, ma ci sono circa 75 specie soprattutto in Asia e in Africa che convivono con l’uomo nelle fattorie.
La vita nelle fattorie e il rapporto con l’uomo
Le femmine dell’animale producono una grande quantità di latte, mentre i maschi castrati possono essere utilizzati per i lavori nei campi. La carne in Europa, non è considerata pregiata, ma lo zebù viene allevato altrove anche per soddisfare necessità nutrizionali e il letame è un importante fertilizzate. Inoltre in alcune culture, le ossa e la pelle vengono utilizzate per creare gioielli. L’animale è piuttosto docile, vive in grandi mandrie composte da maschi, femmine e cuccioli in cui c’è un individuo maschio dominante che viene considerato il capobranco.
Il tempo del pascolo è variabile, poiché dipende da alcuni fattori ambientali come il caldo e la luce, ma in media lo zebù resta all’aperto per nutrirsi per circa 9 ore. È un erbivoro ruminante, perciò il suo mangime è costituito da erba, fiori e semi e mastica più volte il suo bolo prima di digerirlo.Il predatore più pericoloso per questo bovino è l’uomo, ma allo stato brado teme anche il gatto selvatico e l’orso. L’animale può riprodursi dopo 44 mesi di vita e la gestazione del cucciolo dura circa 285 giorni. Il vitello viene allattato dalla madre fino a 12 mesi dalla nascita. Il piccolo nei primi mesi di vita, va al pascolo accanto alla madre che lo protegge e lo assiste, ma già dopo 5 mesi è perfettamente integrato nella mandria che lo riconosce come membro del gruppo. In natura lo zebù è un animale a rischio poiché la deforestazione sta riducendo in maniera drastica il suo habitat che è diventato ristretto e povero di cibo.
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