Wendell Berry e l’etica del cibo
MANGIARE RESPONSABILMENTE. Wendell Berry è uno scrittore, critico, pacifista, ecologista ed agricoltore che in quarant’anni di carriera ha voluto portare attraverso i suoi scritti un messaggio preciso: «mangiare in modo responsabile significa anche essere liberi». Da poco è uscito in Italia presso le Edizioni Lindau “Mangiare è un atto agricolo”, antologia degli ultimi articoli e saggi di Berry. Al suo interno lo scrittore ripercorre quello che è accaduto in passato, ma soprattutto prospetta un futuro in cui i governi inizino a occuparsi seriamente del tema della sostenibilità delle produzioni agricole. La nostra, dice Berry, dovrebbe essere un’epoca di coscienza ambientalista concreta, legata a concreti atti quotidiani: mangiare è davvero un atto agricolo, come recita il titolo del libro, perché «preoccuparsi soltanto del cibo e non della sua produzione è una palese assurdità».
FARE PARTE DELL’ECOSISTEMA. Anche in Italia viviamo oggi in un sistema che minaccia costantemente l’equilibrio ambientale delle campagne contribuendo all’aumento dell’inquinamento atmosferico. Migliaia di tir, ad esempio, vengono impiegati ogni giorno per il trasporto di frutta e verdura da un capo all’altro dell’Italia, con costi ambientali ed economici elevatissimi. La vera rivoluzione deve partire dall’agricoltura, per rendere l’uomo parte dell’ecosistema anziché suo distruttore. Wendell, che ha scoperto la sua vena ambientalista negli anni Sessanta grazie a una borsa di studio per un periodo di ricerca in Italia, avverte la necessità di tornare ad «una forma di agricoltura come quella della Toscana di 50 anni fa, sviluppatasi attraverso una lunga relazione tra la comunità locale e la sua terra».
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