Volpe Bianca: Cosa la rende così amata

La volpe è da sempre considerata l’emblema della furbizia per antonomasia, non per niente la saggezza popolare ha coniato il detto furbo come una volpe per indicare una persona astuta che sa sempre trarsi d’impaccio anche nelle circostanze più difficili o complesse.

La troviamo spesso anche come protagonista delle favole classiche per bambini: in quella di Esopo, ad esempio, in cui la volpe facendo finta di adulare un corvo per la sua bellezza riesce a fargli cadere dal becco un succulento pezzo di formaggio, o in Pinocchio dove, in combutta col gatto, riesce a rubare le monete d’oro al burattino inventandosi la storia del campo dei miracoli che moltiplica i denari.

La volpe è un animale estremamente intelligente che sa spesso volgere a proprio favore situazioni difficili o che appaiono irrisolvibili e che sa adattarsi molto bene, modificando il proprio comportamento in base al contesto.

Aggiungiamo anche che è un animale molto bello, col muso simpatico, la folta pelliccia e una coda importante e ci spieghiamo perchè risulta tanto amata soprattutto dai bambini.

Il manto della volpe

La volpe classica (anche detta volpe rossa) ha un bel pelo bruno rossiccio e lo mantiene invariato per tutto l’anno, la volpe artica invece, mette in atto una furbizia in più rispetto alle sue sorelle. Questa particolare specie di volpe, infatti, cambia il colore del mantello a seconda del periodo dell’anno: grigio bruno nel periodo estivo per confondersi nel bosco e bianco candido in inverno per mimetizzarsi perfettamente sulla neve e potersi muovere e cacciare senza dare troppo nell’occhio.

Cosa mangia la volpe artica

La volpe artica si nutre prevalentemente di piccoli roditori, come topi, lepri o lemming che riesce a sentire muoversi anche sotto la neve, ma spesso segue gli orsi bianchi durante le loro battute di caccia alle foche. Questo perché l’orso, normalmente, mangia solo il grasso e le interiora delle sue prede lasciando il resto ad altri. E la volpe ne approfitta per procurarsi un buon pranzo nutriente senza alcuna fatica.

L’habitat ideale

Vive in tutte le zone toccate dal circolo polare artico quindi Canada, Russia e Scandinavia, ma anche in Groenlandia e Islanda ed è in grado di sopportare temperature molto rigide, fino a 50° sotto zero, grazie alla spessa pelliccia che la avvolge anche sotto le zampe e sulle orecchie.

La vita di coppia

Le volpi artiche sono tra le poche specie di animali che formano coppie monogame che durano per tutta la vita e che allevano insieme i cuccioli che nascono a primavera.

La tenerezza dei piccoli di volpe, col pelo ancora spettinato e i movimenti un po’ sgraziati durante il gioco suscita in noi, grandi e bambini, un sentimento di affetto e benevolenza. Non per nulla tanti peluche che popolano le camerette dei nostri bimbi raffigurano proprio questo splendido animale.

La volpe in realtà non è cosi tenera come la dipingiamo: è infatti un perfetto predatore dotato di denti appuntiti e unghie affilate capace di tenere testa anche ad altri animali più grandi di lei. Per fortuna usa queste armi solo quando è strettamente necessario o quando si sente minacciata.

La tana

Le volpi artiche, pur vivendo in mezzo alla neve e al ghiaccio per la maggior parte dell’anno, scavano il loro rifugio nella terra, preferibilmente in collina in posizione sopralevata per avere una buona visuale dei dintorni. E non si tratta mai di una semplice tana ma di una serie di gallerie e cunicoli che si possono estendere anche per 1 km quadrato, una specie di città sotterranea con più ingressi che viene abitata anche per decenni dalla stessa coppia.

C’è un futuro per la volpe artica?

Purtroppo questo splendido animale è a rischio di estinzione. In passato è stata fortemente cacciata per la sua pelliccia candida che aveva un grande valore sul mercato delle pelli, mentre oggi la minaccia principale è data dal cambiamento del suo ambiente naturale causato dall’inquinamento e dal riscaldamento globale.

Bisogna assolutamente trovare il modo di preservare la volpe artica e il suo habitat perché il mondo senza questa meraviglia della natura sarebbe decisamente più povero e triste.