divieto voli con jet privati
Mobilità

Perché ha senso il divieto per i voli con jet privati

Il mese scorso una deputata di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce nazionale di Europa Verde,  Eleonora Evi, ha presentato una proposta di legge articolata in 5 articoli, volta a limitare fortemente i voli con jet privati. Il motivo? Lo ha sintetizzato la stessa deputata, spiegando che «quattro ore di volo in jet privato emettono tanta CO2 quanto un cittadino italiano emette durante un intero anno». A rendere questo fenomeno ancora più grave è il fatto che per la maggior parte delle tratte effettuate dai voli con jet privati ci sono alternative di tutto rispetto, a partire per esempio dai treni ad alta velocità. Come ha sottolineato Evi, «tra i voli più frequentati in jet privato c’è la tratta Milano-Roma, facilmente percorribile in treno in sole tre ore». Da qui dunque la proposta di legge per limitare i voli con jet privati, in cui si presentano diverse potenziali misure. La prima è quella di vietare l’uso di aerei privati per percorrere tratte che potrebbero essere coperte in treno in meno di 240 minuti; la seconda è quella di estendere l’accisa sul kerosene anche ai velivoli privati, cosa che per ora inspiegabilmente non è prevista, e ancora, la proposta di legge prevede di introdurre una tassa sui passeggeri dei jet, un’imposta di 400 euro a individuo. Va detto che questa iniziativa di Alleanza Verdi e Sinistra arriva in seguito a delle indagini di Greenpeace e di Transport&Environment che fanno luce sui grandi e poco sensati danni dei jet, in Italia come altrove.

Le indagini di Greenpeace e Transport&Environment sui voli con jet privati

Come è noto i trasporti aerei, in generale, sono estremamente inquinanti. E lo sono ovviamente ancora di più quando si parla di jet che trasportano pochissime persone. Guardando alla situazione generale del settore si scopre che nel 2022 il numero di voli in Europa è aumentato del 64%. Un volo su 10 tra questi è decollato dall’Italia, per arrivare a oltre 266 mila tonnellate di anidride carbonica in un anno. Guardando ai soli voli con jet privati, Greenpeace ci dice che questi nel solo 2022 in Europa hanno causato oltre 3,3 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica, pari per dire a quelle generate da 555 mila residenti UE. E di certo da noi non si scherza, sapendo che l’Italia è quarta in Europa per numero di voli in jet privato: nel 2022 se ne sono contati oltre 55 mila.

Un’altra indagine andata a esplorare il settore è quella della ong Transport & Environment, la quale ha sottolineato che i voli con jet privati presentano un’intensità di carbonio 10 volte superiore – in media – rispetto ai normali voli di linea. Il paragone diventa drammatico guardando al trasporto su ferrovia: i jet privati sono 50 volte più inquinanti dei treni.

I jet dei ricchi

La proposta di legge mira a far entrare in vigore i divieti già a partire dal 2025, per arrivare poi a escludere del tutto l’uso di velivoli che non sono a emissioni zero nel 2030. Va detto che l’attenzione verso questi voli è aumentata anche grazie al collettivo italiano Jet dei ricchi, attivo per l’appunto nel tenere traccia degli insensati livelli di inquinamento causati dai velivoli privati usati dai vip italiani. Si parla dei velivoli usati da politici come Silvio Berlusconi e Matteo Renzi, da quelli usati nei tour dai Maneskin, per arrivare a quelloi dei viaggi di piacere di Fabio Rovazzi, Valentino Rossi e via dicendo. Stando al collettivo, oltre il 60% dei voli privati che si fanno in Italia hanno una durata inferiore all’ora; di più: il 18% di queste tratte ha una durata inferiore ai 30 minuti. C’è chi usa il jet privato per spostarsi da Milano a Roma, sapendo che il treno collega le due città in sole 3 ore. E c’è persino chi usa il jet privato per spostarsi da Verona a Brescia, città che il treno connette in poco più di mezzora.