Nuovi interessanti utilizzi per le vecchie miniere di carbone
Il carbone ha costituito la base essenziale della rivoluzione industriale. Ancora nel 2016, in Italia, il 13,5% del fabbisogno di energia elettrica era soddisfatto dalle centrali a carbone, e la percentuale attuale non sembrerebbe essere molto diversa. Ma la storia del carbone è ancora breve, si spera brevissima, con i diversi paesi che stanno abbandonando uno dopo l’altro i combustibili fossili per la produzione di energia. Del resto già adesso, nei paesi sviluppati, si parla praticamente sempre di miniere di carbone esauste o in ogni caso chiuse, dalle quali non viene ormai estratto nemmeno un grammo di combustibile. Cosa farsene di tutte queste gallerie sotterranee, che spesso si fanno strada sotto i centri abitati? Qualcuno ha delle idee interessanti su come riutilizzare le vecchie miniere di carbone in modo sostenibile, sempre per la produzione di energia.
Le miniere di carbone abbandonate del Regno Unito
Nel Regno Unito, lì dove la rivoluzione industriale ha avuto inizio, le vecchie miniere di carbone sono ovunque. La UK Coal Authority, che ha tuttora la responsabilità e la gestione di tutti i giacimenti esausti o abbandonati, ha grandi piani per il futuro di questi impianti. I geologi al servizio dell’impresa pubblica stimano infatti che, attualmente, circa un quarto delle case britanniche si trovino al di sopra di grandi o piccoli bacini carboniferi. Come è noto la maggior parte delle miniere di carbone abbandonate sono ormai piene d’acqua, la quale si dà il caso sia calda, o perlomeno tiepida, grazie al calore geotermico. Perché non sfruttare questa potenziale fonte di energia? Ecco allora che alla UK Coal Authority hanno stimato che i vecchi pozzi minerari contengano attualmente circa 2 miliardi di metri cubi di acqua, ovvero – ha puntualizzato la BBC – più di un quarto del volume complessivo del famoso lago scozzese di Loch Ness. A partire da questi dati, c’è chi afferma che l’acqua delle miniere abbandonate costituisca una delle più importanti fonti non sfruttate di energia pulita attualmente presenti nel Regno Unito.
Un esempio degli interessanti utilizzi per le vecchie miniere di carbone
In alcuni casi il calore dell’acqua contenuta nelle vecchie miniere di carbone è già strato sfruttato. Parliamo per esempio di una delle più grandi imprese britanniche che si occupano della vendita di bevande, di vini e di liquori, ovvero la Lanchester Wines. La necessità in questo caso era quella di scaldare un magazzino di 37.000 metri quadrati complessivi, stabilimento che si trova al di sopra a una vecchia miniera di carbone allagata. Con l’aiuto di un gruppo di esperti di geotermica provenienti dall’Islanda, l’azienda ha deciso di scavare un pozzo, per raggiungere così la sottostante acqua scaldata naturalmente dal processo geologico: pompata in superficie, l’acqua arriva al magazzino a una temperatura di 15 gradi centigradi. Basta così un piccolo aiutino dalla pompa di calore elettrica per aver qualche grado in più, sufficiente per mantenere alla temperatura perfetta milioni e milioni di bottiglie di vino.
Il progetto della UK Coal Authority
Quello che è stato fatto dalla Lanchester Wines può essere realizzato su ampia scala. Ne sono convinti alla UK Coal Authority. Alcuni progetti di questo tipo sono già attivi, altri sono in via di pianificazione. L’acqua calda delle vecchie miniere di carbone abbandonante, insomma, potrebbe aiutare il Regno Unito a raggiungere la carbon neutrality entro il 2050, così come promesso, pur garantendo al paese l’energia necessaria per riscaldare case e luoghi di lavoro. Attualmente il gas naturale provvede al 70% dell’energia termica del Regno Unito, ma è vero anche che a partire dal 2025 i boiler a gas non potranno più essere installati nelle nuove abitazioni. Ecco dunque che l’opzione di utilizzare le vecchie miniere di carbone per produrre calore a basse emissioni o nulle emissioni diventa particolarmente interessante, tanto da spingere la UK Coal Authority a verificare la fattibilità di impianti simili in circa 70 vecchie miniere sparse per il paese.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo