Tutelare il paesaggio grazie alle zattere solari
PIÙ ENERGIA, MENO COSTI. In Italia è aperto il dibattito sull’opportunità di utilizzare fonti di energia pulita, come ed esempio quella eolica, sacrificando però il paesaggio. La società italiana Scienza Industria Tecnologia ha risolto questo problema brevettando delle zattere galleggianti munite di pannelli solari. I vantaggi sono molteplici: le zattere si possono spostare a seconda di dove si trova il sole e l’acqua, che ha una forte capacità riflettente, potenzia l’assorbimento di energia. Rispetto agli impianti tradizionali, il fotovoltaico su zattere produce fino al 75% di energia in più, con costi ridotti del 20%.
UTILIZZARE VECCHI BACINI IDRICI. Marco Rosa Clot, amministratore delegato di Sit, afferma: «In Sicilia ci sono 75 kmq di bacini artificiali e basterebbe coprire il 10% di queste superfici con il sistema FTCC per garantire l’autonomia energetica alla regione, usando solo fonti rinnovabili e senza togliere superfici all’agricoltura. Sfruttare i bacini artificiali permette inoltre in molti casi di impiegare stazioni di pompaggio preesistenti, in modo da convertire l’energia solare in idroelettrica e poterne così disporre in periodi diversi da quelli d’insolazione diretta. Se dalla Sicilia ci spostiamo al centro o al nord, la situazione è simile. Basti pensare all’abbondanza di bacini di cave industriali, ma soprattutto a quelli idroelettrici il cui potenziale energetico potrebbe essere più che raddoppiato aprendo così una nuova linea di sviluppo alle rinnovabili». Attualmente le zattere sono approdate con successo in Corea del Sud.
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