Il treno a idrogeno che percorre più di 2.800 chilometri con un pieno
Negli ultimi anni è stato ripetuto più volte. Quando si parla di spostamenti con dei mezzi motorizzati – e quindi diversi per dire dalle biciclette – non c’è niente di più sostenibile e di meno impattante dei treni. L’automobile e l’areo, molto semplicemente, non possono reggere il paragone. Tutto questo sapendo che in Europa circa un quarto delle emissioni di gas a effetto serra sono da ricondurre proprio ai trasporti, e che il responsabile di una fetta pari a oltre il 70% è il traffico su strada. Di contro, le emissioni dei treni rappresentano solamente lo 0,4% del totale. Ma attenzione: non tutti i treni sono uguali. L’impatto di un treno a diesel è ovviamente diverso rispetto a quello di un treno a idrogeno oppure elettrico. Vale quindi la pena sapere che, stando ai dati più aggiornati provenienti da RFI (Rete Ferroviaria Italiana), su un totale di 16.832 chilometri di linee ferroviarie, 4.763 sono ancora oggi serviti da locomotiva alimentate da motori a diesel. Ecco allora che il 28% della rete ferroviaria italiana vede correre treni non solo inquinanti, ma anche poco efficienti e molto rumorosi. In Sardegna e in Valle d’Aosta, per dire, viaggiano ancora solo ed esclusivamente convogli trainati da locomotive diesel: va detto che in entrambi i casi ci sono progetti in corso per cambiare la situazione. Va detto però che l’elettrificazione della rete ferroviaria in certi casi è molto difficile, ed è proprio in situazioni di questo tipo che può entrare in gioco il treno a idrogeno. Il quale, come dimostrato da test recenti, può essere molto performante.
Il treno a idrogeno che corre per 2.800 chilometri con un pieno
La prova non è stata fatta su una rete ferroviaria qualsiasi, quanto invece su un particolare circuito per test del Colorado, e più nello specifico a Pueblo. Di qui o al di là dell’oceano, la sostanza però non cambia: il treno a idrogeno Flirt H2, prodotto dalla svizzera Stadler, è riuscito a percorrere 2.800 chilometri con un solo pieno. D’idrogeno, per l’appunto. Per portare a termine questa prova, gli ingegneri della Stadler hanno condotto ininterrottamente il treno a idrogeno per 46 ore, dandosi il cambio su più turni; va peraltro detto che sul treno erano presenti anche gli osservatori del Guinness dei primati, che al termine delle prove non hanno potuto fare altro che assegnare il recorx. Vale la pena aggiungere che la stessa Stadler aveva già stabilito nel 2021 il record di 224 chilometri con un pieno con il treno Flirt Akku, alimentato a batteria.
I treni Flirt H2 correranno sulle linee ferroviarie calabresi
I treni Flirt H2 saranno del resto presto attivi su delle linee ferroviarie italiane: si partirà dalla Calabria, con le ferrovie regionali che hanno ordinato 3 modelli lo scorso gennaio. Di fatto, questo treno a idrogeno è in tutto e per tutto uguale al modello a batteria Flirt Akku; l’unica differenza è data per l’appunto dalla fonte energetica. Se nel modello precedente si parlava di unità multiple elettriche a batteria (BEMU), nel treno a idrogeno si parla per l’appunto del combustibile “sostenibile” (il livello di sostenibilità dell’idrogeno dipende come è nodo dalla modalità con cui viene prodotto). Grazie a delle locomotive di questo tipo, che possono trainare da 2 a 4 vagoni, sarà più facile decarbonizzare totalmente le rete ferroviarie italiane e internazionali, anche lì dove l’elettrificazione non risulta facile. Tutto questo ricordando però che, visti i costi di produzione dell’idrogeno e considerata la più scarsa efficienza di questo vettore, dove possibile sarà sempre meglio optare per i “classici” modelli elettrici.
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