Italy4Climate: 3 proposte per accelerare la transizione energetica italiana
Il 14 luglio, a Roma, si è tenuta la Conferenza Nazionale sul clima 2022 organizzata da Italy4Climate, un’iniziativa della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, in partnership con Enea e Ispra, e promossa da alcune aziende e associazioni. L’evento, che vanta il patrocinio del ministero per la Transizione Ecologica, della Commissione Europea e di Rai per la Sostenibilità, ha avuto il suo momento cardine nella presentazione di 3 proposte avanzate in direzione del Governo, delle istituzioni, delle imprese e per i cittadini. 3 proposte, un obiettivo: imprimere una grande accelerazione alla transizione energetica italiana. Nello specifico, le ipotesi presentate da Italy4Climate permetterebbero di tagliare più di 15 miliardi di metri cubi di gas nel giro di 3 anni, portando a un’eliminazione di circa 40 milioni di tonnellate di gas serra.
Le 3 proposte di Italy4Climate
Va detto che queste non sono le prime proposte avanzate da Italy4Climate alla società italiana. A dicembre 2021 era già stato presentato un altro pacchetto di azioni da mettere in campo. In questo caso le proposte sono state formulate tenendo in considerazione da una parte il piano RePowerEu, e dall’altra la necessità di portare a un impatto concreto in breve tempo. Mettendo in pratica quanto suggerito da Italy4Climate, la transizione energetica italiana potrebbe raggiungerebbe risultati altrimenti impossibile entro il 2030. La prima proposta è infatti quella di lavorare per raggiungere nei prossimi 8 anni l’80% della produzione elettrica nazionale attraverso fonti rinnovabili, partendo dalla soglia odierna di circa il 40%. La seconda proposta è quella di ripensare profondamente il Superbonus dell’edilizia, puntando esplicitamente all’elettrificazione di 3 milioni di abitazioni, nel giro di un triennio. Infine, la terza proposta si incentra sulla campagna “Faccio la mia parte”, per mobilitare i cittadini e ridurre i consumi energetica mediante la sensibilizzazione e l’azione individuale.
Rinnovabili ed elettrificazione per la transizione energetica italiana
Sono in particolare le prime due proposte ad andare a braccetto. Il fatto di aumentare le fonti di energia rinnovabile sul territorio italiano trova infatti il suo naturale compimento nell’elettrificazione degli edifici, la quale peraltro potrebbe risultare del tutto inutile in assenza di una reale decarbonizzazione. E per spingere verso l’elettrificazione degli edifici, eliminando via via l’uso di gas, sarebbe bene utilizzare uno strumento noto in veste rinnovata. Si parla di quelli Superbonus per il mondo dell’edilizia che, pur essendo in vigore da quasi due anni, «purtroppo non ha prodotto risultati sufficienti nell’ottica della riduzione dei consumi energetici e della decarbonizzazione». Stando alle stime di Italy4Climate, il processo di elettrificazione degli edifici residenziali sarebbe rapido, nonché efficiente sia dal punto di vista ambientale che da quello economico. Si tratterebbe di un passaggio cruciale per la transizione energetica italiana, sapendo soprattutto che attualmente gli edifici sono responsabili di oltre il 40% dei consumi energetici, e che in media un’abitazione italiana, a parità di condizioni climatiche, consuma il 50% in più rispetto alla media europea.
Faccio la mia parte
Fondamentale risulta anche l’impegno dei singoli, e per questo Italy4Climate ha proposto anche di lanciare a livello nazionale una campagna di sensibilizzazione sulle orme dell’iniziativa dell’Agenzia Internazionale dell’Energia e della Commissione europea “Playing my part“. Si tratta di fatto di una campagna volta a diffondere migliori misure comportamentali, quali per esempio la promozione dello smart working, la riduzione dell’uso dell’auto privata, l’uso minore di condizionatori e di riscaldamento, l’uso preferenziale di piedi, bicicletta e treno e via dicendo. Una campagna di questo tipo, si stima, potrebbe portare a un risparmio annuo per ogni famiglia di circa 450 euro, nonché di 3 miliardi di metri cubi di gas e di 3 milioni di tonnellate di petrolio. Tradotto in emissioni, si parlerebbe di un risparmio di 12 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente.
Una legge per il clima
Come ha spiegato Edo Ronchi, presidente di Fondazione per lo sviluppo sostenibile nonché promotore di Italy For Climate, «la lotta al cambiamento climatico e l’obiettivo della neutralità climatica al 2050 sono una priorità, da cui dipendono il futuro e l’economia del nostro Paese» sottolineando che «l’Italia deve dotarsi quanto prima di una legge per il clima, come hanno già fatto Germania, Francia e Regno Unito, per varare misure concrete di adattamento al cambiamento climatico, coinvolgendo i diversi settori e i territori».
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