Torre Reforma: il grattacielo messicano alto 246 metri durerà 2.500 anni
Torre Reforma, Città del Messico
Quello che sta sorgendo a Città del Messico non è un grattacielo come tutti gli altri. Alto, altissimo, con i suoi 57 piani e i suoi 246 metri totali, sarà il secondo edificio più elevato del Messico. E se alcuni metri gli strappano il record per l’altezza, il numero di ascensori che scorreranno su e giù lo confermano come la struttura con il maggior numero di ascensori in tutta l’America Latina. Ma i primati più importanti di Torre Reforma – questo il nome del grattacielo a pianta triangolare – sono ben altri.
Resilienza: pianta triangolare e resistenza ai sismi
Lo studio di ingegneria Arup ha infatti puntato tutte le proprie energie sulla resilienza nel tempo e sull’efficienza energetica. Stando ai progettisti, infatti questa costruzione dovrebbe resistere per 2.500 anni, passando incolume e senza danni anche attraverso le più devastanti calamità naturali. Non a caso la pianta del grattacielo non è né quadrata né rettangolare, ma triangolare. In questo modo l’edificio ha una tendenza fisiologica a torcersi su se stesso in presenza di forti venti e pesi laterali. E nemmeno i terremoti dovrebbero ledere la struttura: come infatti hanno dichiarato gli ingegneri di Arup,
«abbiamo realizzato un’approfondita analisi per stabilire con certezza le performance della struttura in condizioni estreme, soprattutto per quanto riguarda gli eventi sismici, e siamo arrivati ad una soluzione che è appropriata sia su scala locale sia sulle best practice internazionali di design per grattacieli».
Efficienza energetica, obiettivo LEED
Come detto, oltre alla resilienza, l’altro punto forte di Torre Reforma sarà l’efficienza energetica. Proprio per questo il progetto, che vanta tra l’altro la collaborazione con l’architetto Benjamin Romano, punta alla certificazione LEED Platinum Core and Shell. A questo scopo, la struttura del grattacielo è improntata a favorire la ventilazione passiva, oltre che a limitare un eccessivo surriscaldamento dovuto all’esposizione ai raggi solari. Anche la gestione del fabbisogno idrico rientra nel progetto di Torre Reforma, con la realizzazione di appositi sistemi di riciclo delle acque grigie e nere. Oltre al ritrattamento totale delle acque reflue, la struttura garantirà il 30% di risparmio nei consumi d’acqua e il 25% di risparmio energetico complessivo. Per garantirsi l’ambita certificazione LEED, l’80% dei materiali da costruzione utilizzati sono di origine locale, mentre il 20% sono riciclati.
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