I migliori e peggiori alimenti vegan per la tiroide
La tiroide è il più silenzioso cavallo di battaglia del nostro corpo: quando funziona bene, ci dimentichiamo della sua esistenza, ma quando comincia ad andare in tilt diventa evidente. La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla che si trova alla base del collo, e aiuta a regolarizzare il metabolismo, la temperatura corporea e il battito cardiaco.
Una tiroide è ipoattiva quando non riesce a produrre abbastanza ormone tiroideo (TH), e questo può portare a sintomi quali un aumento di peso, una maggiore lentezza nelle attività quotidiane, alla depressione e ad una maggiore sensibilità al freddo. Una tiroide iperattiva, di contro, si verifica quando il corpo produce troppo TH, e può causare perdita di peso repentina, battito cardiaco irregolare, sudorazione, nervosismo e irritabilità.
L’attività della tiroide può essere influenzata dalla genetica, da patologie autoimmuni, dallo stress e dalle tossine ambientali, ma anche dall’alimentazione, che può essere facilmente controllata. Come scoprire se la tiroide non funziona? Qui abbiamo indicato i 19 sintomi che ci aiutano a capire che qualcosa non va.
Ecco quali sono gli alimenti vegetali che possono aiutare l’attività della tiroide, e quali sono i cibi che invece possono danneggiarla.
Alimenti vegetali ottimi per la tiroide
- ALGHE. La tiroide ha bisogno di iodio per funzionare correttamente e per produrre abbastanza TH. Le carenze di iodio, infatti, sono alla base dell’ipotiroidismo o del gozzo (che si verifica quando la ghiandola tiroidea si ingrossa per compensare la carenza di TH). In genere si può integrare lo iodio utilizzando in cucina il sale iodato. Tuttavia, se si sta seguendo una dieta iposodica per problemi cardiaci, si può fare riferimento alle alghe, che sono particolarmente ricche di iodio. Dal momento che anche troppo iodio può danneggiare la tiroide, è meglio non esagerare e farsi consigliare dal medico di fiducia.
- NOCI DEL BRASILE. Le noci brasiliane contengono un altro nutriente che aiuta a regolare gli ormoni tiroidei, ossia il selenio. In uno studio condotto in Francia nel 2003, si è visto come le donne che consumavano una maggiore quantità di selenio correvano meno il rischio di sviluppare il gozzo e danni ai tessuti della tiroide. Ancora, il selenio può aiutare le persone affette dalla tiroidite di Hashimoto e dal morbo di Graves ad evitare danni a lungo termine a livello della tiroide, secondo uno studio pubblicato nel 2013 su Clinical Endocrinology. Tuttavia, anche in questo caso è importante non esagerare: troppo selenio può provocare alitosi, perdita di capelli, unghie scolorite e insufficienza cardiaca. La dose giornaliera raccomandata di selenio è di 55 mcg.
- BACCHE. Gli alimenti ad alto contenuto di antiossidanti sono fondamentali per la salute della tiroide. Uno studio del 2008 effettuato in Turchia ha dimostrato che le persone ipotiroidee hanno livelli più elevati di radicali liberi nell’organismo. Le bacche e i frutti di bosco sono una vera miniera di antiossidanti, che combattono i radicali liberi, quindi via libera a fragoline di bosco, more, bacche di Goji e mirtilli.
Alimenti vegetali la cui azione tiroidea è ‘controversa’
- CAVOLFIORE, CAVOLO, BROCCOLO. Se si fa una ricerca su Internet, è facile trovare info che sostengono come le verdure crocifere possano causare problemi alla tiroide. Da un lato, è vero che queste verdure contengono dei composti chiamati glucosinati, che potrebbero interferire con la produzione di ormoni tiroidei se assunti in quantità elevata. Tuttavia, se si mangiano tali verdure in porzioni normali, questo è quantomeno improbabile. Un caso riportato nel New England Journal of Medicine ha evidenziato la storia di una donna di 88 anni che diceva di aver sviluppato ipotiroidismo dopo aver mangiato per giorni e giorni 3 chili di cavolo al dì. Ovviamente non è una situazione così comune! Anzi: le verdure crocifere, come cavolfiore e cavoli, sono fondamentali per una dieta sana, e quindi per un organismo sano. Inoltre, se le crocifere vengono cotte a lungo, rilasciano gli enzimi legati ai glucosinati.
- SOIA. L’azione della soia per la salute della tiroide è controversa: se alcuni ricercatori affermano che la soia possa influenzare negativamente la tiroide in persone che presentano già una carenza di iodio, una ricerca del 2014 (presentata al meeting annuale dell’Endrocrine Society) ha dimostrato che, se non si hanno già problemi di tiroide, la soia non ha alcun effetto negativo. Come in ogni caso, è fondamentale mantenersi nelle giuste porzioni, senza esagerare.
Alimenti vegetali che danneggiano la tiroide
- GLUTINE (se si è celiaci). I celiaci hanno una condizione autoimmune caratterizzata da una forte intolleranza al glutine, presente in frumento, orzo e segale, e sono anche più predisposti ad avere problemi di tiroide. Non è un problema riguardante chi non soffre di celiachia.
- PRODOTTI ALIMENTARI TRASFORMATI. I prodotti trasformati sono più salati, ma non contengono più iodio: per questo motivo si rischierebbe solo di contrarre malattie cardiache e di alzare troppo la pressione sanguigna. Questo vale anche per i prodotti completamente vegetali trasformati, ovviamente.
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