I tetti verdi e il contributo alla lotta contro i cambiamenti climatici
I ritmi attuali di crescita ed espansione delle città hanno raggiunto velocità talmente elevate che la cementificazione è ovunque. Viste dell’alto, molte città appaiono piatte, grigie senza interruzioni verdi di nessun genere, eppure, tutti sappiamo quanto siano importanti le aree verdi nelle città: spazi dove potersi rilassare, ammirare i colori delle stagioni, passeggiare all’ombra di grandi alberi e staccare dalla monotonia della città. Per questo i tetti verdi possono rappresentare un’ottima soluzione sia da un punto di vista estetico, interrompendo la monotonia del cemento, ma soprattutto ambientale dato che una copertura verde è in grado di apportare molteplici benefici.
Tetti verdi: carta da giocare contro i cambiamenti climatici
L’aumento globale di temperatura comporta sempre più fenomeni climatici estremi: piogge torrenziali, uragani, ondate di calore. Come possono i tetti verdi contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici? Secondo i ricercatori dell’Università di Siviglia, nella città spagnola ad esempio occorrerebbero tra i 200 ed i 750 ettari di coperture verdi per compensare un aumento di temperatura compreso fra 1° e 6°C. Questo perché i tetti verdi nascondono una serie di vantaggi ecologici: sono in grado di trattenere l’acqua piovana (uno studio dell’Università di Toronto affermano che sia possibile trattenere sino al 70% dell’acqua) per poi restituirla all’ambiente per evapo-traspirazione, in questo modo si crea l’umidità necessaria per compensare l’aria asciutta delle giornate più afose. I tetti verdi, grazie alla capacità di ritenzione idrica delle piogge, sono in grado di alleggerire i sistemi fognari delle grandi città che spesso, come nel caso di Toronto, non sono in grado di reggere grandi flussi di acqua. La città di Toronto, ma più in generale tutto l’Ontario, sono state vittime di un 2017 molto piovoso, un evento così estremo a cui non erano pronti perché l’infrastruttura fognaria raccoglie sia acqua piovana e sia acque reflue. Il risultato è stato che le strade della capitale canadese sono state invase dall’acqua, creando non pochi disagi. Ad oggi la città di Toronto sta raccomandando l’uso dei tetti verdi, di marciapiedi permeabili e qualunque altra forma di infrastruttura verde in grado di alleviare i danni provocati dalle piogge torrenziali conseguenze estreme dei cambiamenti climatici. Un altro vantaggio dell’utilizzo di tetti verdi è legato all’efficienza energetica delle abitazioni: una copertura verde fornisce un adeguato isolamento termico d’inverno e il giusto raffrescamento d’estate.
La provincia di Bolzano, capitale d’Italia dei tetti verdi
In Italia c’è una provincia che da tempo facilita e sensibilizza la popolazione a fare ricorso ai tetti verdi: la Provincia di Bolzano. Consapevoli che l’aumento della cementificazione comporta la distruzione di un pezzo di natura, Bolzano può essere considerata la capitale italiana dei “green roofs”. Una provincia pioniera che sin dal 2004 ha capito quanto fosse importante dotare l’edilizia di strumenti ecologici in grado di compensare la perdita di superfici verdi ed ha adottato nel proprio regolamento edilizio, l’indice Rie (Riduzione impatto edilizio). Grazie a questo strumento, se si vuole ottenere il permesso di costruire è obbligatorio ricorrere all’uso di infrastrutture in grado di favorire la permeabilità dei suoli. Il risultato è che nella città altoatesina ci sono 60mila mq di tetti verdi. Siamo ancora molto lontani dagli altri paesi europei, in Germania ogni anno vengono realizzati circa 10 milioni di mq di verde pensile, ma anche in Italia qualcosa sta cambiando. Basta una copertura di 4 centimetri per iniziare a far respirare le nostre case e dar loro, oltre che un aspetto più green, la reale possibilità di contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo