Tecnologia con materiali riciclati: la svolta avviata da Apple
Al World Economic Forum di Davos, tenutosi qualche mese fa, si sono incontrati politici, giornalisti e grandi marchi industriali per discutere le strategie del riciclo. Fra le tante multinazionali coinvolte, ricordiamo Coca Cola, Adidas, Mars, Unilever, Danone e Veolia. La cosa rappresenta un messaggio forte da parte delle grandi aziende globali nelle quali è in atto una sorta di risveglio di coscienze, volto a ottenere tecnologia con materiali riciclati, abbassando l’impatto ambientale della produzione industriale.
L’auspicata svolta ecologista di Apple: da Cupertino segnali molto forti
Anche nel quartier generale di Apple si lavora alacremente per ridurre l’impatto ambientale della produzione tecnologica. Porre fine all’estrazione di minerali rari per realizzare i nostri prodotti e portare al 100% il quantitativo di materiali riciclati utilizzati. È questa, in breve, la sintesi dell’annuncio fatto da Apple mercoledì 19 aprile, in concomitanza con l’uscita del proprio report 2017 sulla responsabilità ambientale, nel quale si elencano i principali progressi dell’azienda in questo campo. Va notato, e non si tratta certo di una circostanza casuale, che l’uscita di tale documento sia avvenuta proprio pochi giorni prima della celebrazione annuale dell’Earth Day.
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La spinta decisa di Tim Cook a produrre tecnologia con materiali riciclati
Da quando Tim Cook è diventato amministratore delegato di Apple, nel 2011, ha imposto all’azienda una forte spinta ambientalista, volta a trasformarla nel più importante produttore di tecnologia con materiali riciclati. Dal 2011 a oggi, quindi, l’azienda di Cupertino sta lavorando tanto per raggiungere l’ambizioso risultato contenuto nel recente annuncio: realizzare i propri prodotti con il 100% di materiali riciclati ed energie rinnovabili. Il Ceo di Apple si è anche distinto per l’attenzione rivolta ai diritti dei propri lavoratori ai quali, in molti casi, sono stati aumentati gli stipendi.
Un obiettivo ambizioso ma ancora lontano dall’essere raggiunto
Il problema dei cambiamenti climatici è innegabile, si legge nel report di Apple. le risorse della Terra non dureranno per sempre. E la tecnologia deve essere sicura per le persone che la producono e la usano. Non mettiamo in discussione questi dati di fatto e ci stiamo dando da fare per capire come affrontare i problemi in seno alla nostra azienda. Si evince da queste parole che il risultato ambizioso che si sta prefiggendo Apple non è ancora stato raggiunto. Al momento stiamo facendo qualcosa che non siamo soliti fare, cioè annunciare un risultato prima ancora di aver capito bene come poterci arrivare. Sono queste le parole con cui, Lisa Jackson, vice presidente dell’Environment, Policy and Social Initiatives di Apple, descrive il piano d’azione di Cupertino. E aggiunge: siamo davvero nervosi per questo obiettivo ma crediamo che sia davvero importante, per un’azienda che si muove nel settore tecnologico, puntare dritto in tale direzione.
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I progressi fatti da Apple negli ultimi anni
Se l’obiettivo finale risulta ancora lontano e richiederà molto tempo ancora per essere raggiunto, l’azienda di Tim Cook ha, comunque, fatto segnare enormi passi in avanti negli ultimi anni. Attualmente, ad esempio, il 100% dell’energia elettrica utilizzata nei centri dati di Apple è ottenuta da fonti rinnovabili: solare, eolico e idroelettrico. Stessa cosa vale per gli impianti presenti in tutto il Mondo se non che la percentuale di energia prodotta in questo modo è del 96%, leggermente più bassa. Per quel che riguarda i materiali utilizzati l’obiettivo si fa più difficile e realizzare un iPhone riciclato al 100% è attualmente impossibile. Ma la spinta imposta da Tim Cook è talmente forte che già ora vengono usati materiali provenienti dai vecchi telefoni per costruire i nuovi modelli. Infine, è da notare che anche la produzione del packaging di Apple sta procedendo sempre in questa direzione. Al momento, ben il 99% delle confezioni e dei materiali contenuti all’interno è realizzato con carta vergine proveniente da foreste sostenibili, bambù e canna da zucchero di recupero.
Apple ha aperto la via, lanciando il guanto di sfida agli altri colossi della tecnologia mondiale
Il gigante di Cupertino è, senza dubbio, l’apripista di questa nuova svolta verso la produzione di tecnologia con materiali riciclati. E gli altri protagonisti del settore come si stanno comportando? Fra i principali competitors di Apple è proprio la rivale più agguerrita Samsung a dare segnali incoraggianti. Questo partendo dal noto caso del Galaxy Note 7, smartphone che, a causa di improvvisi surriscaldamenti della batteria, è capitato esplodesse nelle tasche dei legittimi proprietari. Per Samsung è stato un ritorno di immagine talmente negativo che ha spinto il gigante sudcoreano a richiamare tutti i modelli messi in commercio. Su pressante richiesta di Greenpeace, volta ad accertare in che modo i telefoni rimasti in magazzino sarebbero stati smaltiti, Samsung ha dato risposte rassicuranti. Ai terminali inizialmente difettosi, infatti, verrà sostituita la batteria, causa accertata delle improvvise esplosioni e saranno, poi, rimessi sul mercato con una significativa riduzione di costo ed un nome tutto nuovo.
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