A Taipei la casa “organica” che si apre alla giungla
ARCHITETTURA ORGANICA. Davanti alla casa realizzata nella foresta di Taipei dall’architetto finlandese Marco Casagrande, potremmo avere l’impressione di trovarci di fronte ad una struttura abbandonata, tanto che la vegetazione ha avuto la meglio sull’edificio. In realtà alla base del progetto c’è l’idea d’integrare totalmente interno ed esterno, in modo da permettere alla giungla di entrare in casa e alla struttura architettonica di fondersi con la vegetazione. Il risultato è un nuovo sistema di progettazione che non nasce più a tavolino, ma che si modifica a seconda del luogo in cui l’edificio viene costruito. Per questo motivo è detta organica.
MATERIALI LOCALI E ATTENZIONE AGLI SPAZI. Ultra-Ruin si appoggia sul rudere di una cascina abbandonata e si sviluppa in un’area agricola terrazzata di circa 520mq. Le vecchie pareti in mattoni sono state recuperate e integrate con legno provenienti da piante locali, in prevalenza acacia e cipresso. Il materiale è stato scelto perché di facile reperimento e perché, a differenza dei mattoni, favorisce l’aerazione in un clima molto umido come quello di Taiwan. Per garantire la circolazione dell’aria sono dunque stati costruiti pergolati e brise-soleil. Marco Casagrande definisce il suo lavoro non solo architettonico ma come “accadimento organico”: gli spazi si organizzano in base a ciò che già esiste e i materiali locali vengono trasportati a mano senza la realizzazione di nuove strade che deturperebbero l’ambiente.
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