Una spiaggia inquinata
Inquinamento

Stessa spiaggia, stessa plastica

BEACH LITTER. L’immondizia che vediamo abbandonata sulle nostre spiagge rappresenta solo la punta dell’iceberg di un enorme problema ecologico: circa il 70% dei rifiuti, infatti, viene trascinato dalle onde nei fondali marini. Per questo motivo i dati rilevati dall’indagine Beach Litter di Legambiente rivelano una situazione davvero allarmante. Durante la prima metà di maggio i volontari dell’associazione ambientalista hanno percorso le spiagge italiane, coprendo un’area di 130.040 metri quadrati complessivi. Dalla Liguria alla Sicilia sono state monitorate 24 spiagge libere, per avere un’idea delle condizioni delle nostre coste.

LE SPIAGGE PEGGIORI. I risultati di Beach Litter non sono entusiasmanti: il 65% dei rifiuti che sporcano le nostre spiagge sono di plastica, ovvero del materiale con il maggior impatto ambientale. Seguono mozziconi di sigaretta (7%), lattine e barattoli, che costituiscono il 6% dei rifiuti rinvenuti sulle spiagge-campione. Incrociando i dati raccolti, Legambiente ha potuto determinare quali sono le spiagge con la maggior densità di rifiuti. Nella lista nera entrano Barcarello a Palermo, Golfo di Talomone e Porto di Scarlino (Grosseto), Babbalucciara (Agrigento) e Coccia di Mordo a Fiumicino. In queste 5 spiagge, sottolinea Legambiente, «è possibile contare in media fino a 4 rifiuti nella sola superficie occupata da un ombrellone».