Squalo bianco: come vive il più grande predatore del mare
Lo squalo bianco è sicuramente uno dei predatori più temuti del mondo, soprattutto in mare, dove ha pochi rivali. Da una parte la sua reputazione di grande predatore è stata costruita dal famoso film di Steven Spielberg degli anni Settanta e dai moltissimi che si sono susseguiti in questi decenni. Lo squalo bianco può essere veramente annoverato tra i predatori più grandi del pianeta, ma a differenza di quanto si creda nell’immaginario collettivo, l’uomo non è tra le sue prede preferite. Come ogni animale, tuttavia, attacca per cacciare e per difendersi e l’uomo talvolta può trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Molto diffusa è anche l’idea che lo squalo bianco si trovi in posti lontani, nei grandi oceani lontani dalle coste. In realtà lo squalo bianco è presente anche nel Mar Mediterraneo e nella zona a Sud della Sicilia, vicino alle coste di Malta, gli squali bianchi trovano un habitat perfetto per la loro riproduzione.
Squalo bianco: il grande predatore dei mari
Lo squalo bianco è il più grande predatore del mare e per molto tempo si è pensato che fosse il diretto discendente dell’enorme megalodonte, una creatura preistorica di grandissime dimensioni. Oggi questa teoria sembra non essere più corrispondente alla realtà, anche se non è stata ancora del tutto confutata. Questo predatore bianco è solo una delle molte tipologie di squali presenti nelle acque di tutto il mondo. Probabilmente è il più noto perché è quello maggiormente associato agli attacchi all’uomo e per le sue dimensioni. Le femmine di squalo bianco possono avere una lunghezza che va dai 4,5 ai 6,5 metri, mentre i maschi possono essere lunghi da 3,5 a 4,5 metri. Il peso che può raggiungere uno squalo bianco varia dai 700 chilogrammi a oltre una tonnellata. Con queste dimensioni si aggiudica il titolo di pesce predatore più grande del pianeta, ed è il terzo pesce più grande, dopo lo squalo balena e lo squalo elefante. Insomma, le sue grandi dimensioni, unite alla doppia fila di denti aguzzi, lo rendono forse l’animale più temuto, sicuramente nel blu profondo delle acque marine.
Vicino alla superficie per attaccare le prede
In genere si tende a immaginare lo squalo bianco che vaga per gli abissi di mari molto profondi. In realtà il grande predatore del mare vive in quasi tutti i mari, siano essi caratterizzati da acque temperate che in quelli tropicali. Tuttavia, l’habitat prediletto dallo squalo bianco è quello caratterizzato da acque fredde, che si aggirano attorno ai 10 gradi. Qui, infatti, lo squalo bianco trova le sue prede più succulenti, ovvero pinguini, foche e otarie. Il grande predatore dei mari, infatti, preferisce nutrirsi di animali che hanno molto grasso e poche ossa. Per questo, al contrario dell’immaginario collettivo, l’uomo non rientra nelle sue preferenze alimentari. Tuttavia, lo scontro con l’uomo è facilitato dal fatto che lo squalo bianco tende a vivere vicino alla superficie dell’acqua piuttosto che negli abissi. Qui, infatti, trova meglio le sue prede. Ciò non toglie il fatto che possa inabissarsi a grandi profondità, fino a 1000 metri, dove solitamente si ritira per riposare. Le prede che preferisce cacciare, ovvero pinguini, otarie e foche, sono presenti vicino alla superficie e alcune di esse sono anche molto veloci nei movimenti. Per attaccarle, questo predatore adotta una tecnica di aggiramento, solitamente arrivando dal basso. Punta la preda e la attacca velocemente con un primo morso, scuotendo poi la testa a destra e a sinistra per ucciderla definitivamente e continuare poi ad assaporarla. Le due file di denti aguzzi consentono allo squalo bianco di uccidere subito le sue prede o comunque di renderle inermi, in modo che possa continuare il suo pasto. Grazie alla sua dentatura doppia, infatti, lo squalo bianco ha sempre denti affilati, dal momento che la seconda fila serve proprio per rimpiazzare i denti persi nella prima. Un predatore temibile, che difficilmente sbaglia le sue mosse di caccia e che quando colpisce un uomo lo fa perché lo ha scambiato per una sua preda prediletta.
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