Dall’Isola d’Elba a Procida, il manifesto per la sostenibilità delle isole minori
Si fa presto a parlare di sostenibilità quando ci si riferisce alle normali cittadine italiane, ben incastonate in una capillare rete di collegamento che è ben più che meramente stradale. Tutt’altro discorso, invece, è quello della sostenibilità delle isole minori, dall’Isola d’Elba a Capri, da San Nicola a Ventotene, da La Maddalena alla Gorgona: queste e altre sono realtà di altissimo valore ambientale e culturale, ma allo stesso tempo rappresentano anche degli ecosistemi fisiologicamente fragili e contraddistinti da una gestione più difficoltosa. Per pensare a quanto sia difficile garantire la sostenibilità delle isole minori italiane, basti volgere lo sguardo alla gestione dei rifiuti in un qualsiasi contesto insulare e ristretto. A tutto questo, poi, va aggiunto il fatto che queste terre sono caratterizzate da una insuperabile vocazione turistica, vero toccasana per l’economia da una parte e allo stesso tempo tasto dolente per la sostenibilità dall’altra. Il tipico effetto ‘fisarmonica’ della popolazione delle piccole isole, poi, che talvolta si riduce ai minimi termini d’inverno per poi moltiplicarsi durante la bella stagione, non è certo un aspetto che aiuta una gestione agevole dei rifiuti e della raccolta differenziata. Consapevole di questi punti deboli, Comieco ha promosso il forum Stati Generali delle Isole Minori, tenutosi il 17 giugno a Portoferraio. Qui, sulle orme di uno studio della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, è anche stato lanciato il Manifesto delle Isole Minori, contenente dieci proposte di azione per la sostenibilità delle isole minori.
Nelle isole meno raccolta differenziata…
Per incentivare la sostenibilità delle isole minori è necessario conoscere in profondità quali sono le attuali criticità nella gestione dei rifiuti urbani a livello delle singole isole, così da poter valutare attentamente le problematiche e proporre possibili soluzioni sulla via della raccolta differenziata. Ed è stato proprio questo il ruolo dello studio della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Come ha spiegato Edo Ronchi, presidente della Fondazione, «le Isole Minori registrano mediamente quote di raccolta differenziata inferiore rispetto alla restante parte del territorio» sottolineando però che «si riscontrano anche situazioni di eccellenza».
… con delle eccezioni
A primeggiare sono per esempio l‘Isola di S. Antioco, dove la raccolta differenziata si attesta al 73%, seguita da La Maddalena (69%) e da Procida (66%). «Ciò dimostra che anche nelle Isole Minori esiste un significativo margine di crescita della raccolta differenziata e del riciclo» ha osservato Ronchi. Dando uno sguardo d’insieme alla sostenibilità delle isole minori non si può non notare che, nell’intervallo tra il 2010 e il 2015, la raccolta differenziata è cresciuta mediamente del 42%. Un dato positivo, al quale fa eco la riduzione dell’11% della produzione di rifiuti urbani. Si può e si deve ovviamente fare molto di più, ma le cifre dimostrano che la via intrapresa è quella giusta.
Il manifesto per la sostenibilità delle isole minori
Dal confronto tra le istituzioni, gli operatori e gli enti coinvolti nella sostenibilità delle Isole Minori è uscito dunque il Manifesto delle Isole Minori, contenente 10 proposte per garantire uno sviluppo sostenibile capace di integrarsi con le esigenze ambientali, sociali ed economiche dei cittadini, degli operatori economici e dei turisti.
- Migliorare la raccolta differenziata: promuovendo il compostaggio domestico si possono risparmiare fino a 12 milioni di euro all’anno
- Migliorare la raccolta di rifiuti cellulosici: si possono raccogliere fino a 14mila tonnellate in più all’anno, con un beneficio economico di 2,4 milioni di euro
- Sviluppo di impiantistica di media taglia: impianti consoni vanno sviluppati nelle isole più popolose, così da ridurre i carichi da trasferire verso la terraferma.
- Superare la frammentazione nella gestione: delle rinnovate economie di scala possono ridurre i costi
- Ottimizzare i conferimenti verso la terraferma: la spedizione congiunta di materiali può ottimizzare i servizi e ridurre i costi
- Tassa di soggiorno: l’imposta può andare a finanziare anche il servizio di igiene urbana
- Raccolta porta a porta: laddove possibile il servizio di raccolta porta a porta va esteso, aumentando i posti di lavoro e riducendo i costi di smaltimento
- Sensibilizzare i turisti: richiamare i turisti alla corretta gestione dei rifiuti
- Sviluppare programmi di prevenzione dei rifiuti con priorità a frazioni: tra questi dunque gli scarti alimentari, i Raee, i rifiuti da costruzioni e demolizioni, gli imballaggi
- Condividere le informazioni: ricorrere a banche dati, a club ed a siti web per condividere e sviluppare idee sul riciclo dei rifiuti.
Al via le Cartoniadi
Sull’onda degli Stati Generali e del Manifesto per la sostenibilità delle isole minori, quest’anno Comieco ha dedicato la nuova edizione delle Cartoniadi proprio alle isole italiane: la gara di raccolta differenziata di carta e cartone quest’anno vedrà infatti fronteggiarsi i comuni di Procida, Lipari, La Maddalena, Pantelleria e Isola d’Elba. La sfida si protrarrà per l’intero mese di luglio, non a caso uno dei mesi più impegnativi in campo di gestione dei rifiuti in queste aree marittime. Al comune vincitore Comieco assegnerà un premio in denaro pari a 15.000 euro, da destinare allo sviluppo di progetti per la comunità.
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