SolSource, il fornello solare per cucinare senza inquinare
Dietro la start-up One Earth Designs c’è una storia affascinante, che inizia nel 2009 sulla catena dell’Himalaya. È qui che tre giovani designer statunitensi hanno trascorso diversi anni per trovare una soluzione efficiente che potesse consentire alle tribù nomadi di cucinare senza utilizzare combustibili fossili. La mancanza di elettricità in diverse parti del mondo è di fatti ancora un limite insormontabile che viene risolto utilizzando combustibili altamente inquinanti e pericolosi per la salute, come il kerosene. In questo caso, come in molti altri, l’alternativa più sensata è apparsa quella di sfruttare il sole come risorsa. Da qui, l’idea di sviluppare un fornello solare leggero, portatile, ergonomico, resistente alle tempeste di sabbia e a temperature estreme e chiaramente in grado di catturare l’energia sufficiente per cucinare.
Fornello solare che sembra un’antenna parabolica
Il risultato è SolSource Cooker, un prodotto molto simile del design a un’antenna parabolica per tv satellitare e che proprio grazie a questo specchio parabolico di pannelli fotovoltaici riesce a concentrare la luce solare diretta raggiungendo una temperatura istantanea di 280°C. Questo significa che si può far bollire un litro di acqua in soli dieci minuti.
Basta rivolgere il fornello solare ai raggi ed è possibile riscaldare qualsiasi pietanza in un tempo stimato di cinque volte superiore rispetto al carbone. I designer hanno anche aggiunto un dispositivo che consente di controllare il calore, regolando gli specchi riflettenti.
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Il successo nei paesi sviluppati ha consentito di raggiungere le popolazioni dell’Himalaya
Il fornello solare era però troppo costoso (il prezzo si aggira sui 500 dollari) per pensare di distribuirlo senza scopo di lucro alle famiglie asiatiche più bisognose. I giovani designer hanno quindi deciso di lanciare una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma kickstarter per poter commercializzare il prodotto, avviando di fatto nel 2012 un lato for-profit della start-up rivolto ai Paesi sviluppati. Il grande interesse riscontrato negli Stati Uniti, Australia e Europa ha consentito a One Earth Design di autofinanziarsi e di raggiungere anche le popolazioni dell’Himalaya.
La seconda versione di SolCooker
In questi anni il collettivo ha continuato a investire sul prodotto al fine di risolverne alcuni limiti e migliorarne alcuni aspetti critici. Oltre al costo eccessivo, il fornello solare era eccessivamente ingombrante e i designer hanno cercato di ridurne le dimensioni senza comprometterne le prestazioni. E ci sono riusciti.
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Più piccolo, leggero ed economico
Proprio questo mese è stato lanciata la seconda versione di SolSource Cooker, SolSource Sport, un fornello solare molto più piccolo e leggero. Dai primi di maggio il nuovo fornello solare è sbarcato su kickstarter a un prezzo di soli 149 dollari. Le caratteristiche sono davvero interessanti e rappresentano un decisivo passo in avanti rispetto al primo modello. SolSource Sport pesa soltanto 4,5 kg, può essere trasportato in una sacca o zaino di soli 60 cm e bastano pochi minuti per assemblarlo. Le prestazioni sono addirittura superiori al Cooker: lo specchio parabolico di 80 cm riesce a generare, in caso di contatto diretto con i raggi solari, una temperatura di 200°C.
Alternativa a barbecue, fornelli da campo ma anche per usi domestici
Il nuovo fornello solare si propone come una valida alternativa ai tradizionali barbecue, con il vantaggio di non inquinare e quindi di poter essere utilizzato ovunque e in qualsiasi momento e di non consumare energia né combustibili, il che si traduce in un impatto ambientale nullo e anche in una riduzione di costi. Il fornello solare nasce sicuramente come prodotto portatile ma in realtà potrebbe anche essere una soluzione interessante per gli usi domestici. Posizionato sul balcone o in giardino SolSource Sport può sostituire, in alcuni casi, l’utilizzo dei fornelli, come nel caso in cui si debba semplicemente riscaldare qualche alimento (pensiamo alla colazione nei periodi estivi), oppure può essere visto come un’alternativa di emergenza in caso di interruzioni di corrente.
Ecco il video di presentazione.
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