A San Valentino regala un diamante etico
DIAMANTI ECO-FRIENDLY. San Valentino non deve essere per forza una festa del consumismo irresponsabile: se per esempio vogliamo regalare – o farci regalare – un gioiello, possiamo almeno pretendere che la sua fabbricazione non sia stata un danno per l’ambiente o per l’uomo. Insomma, possiamo optare per un gioiello ‘etico’. Come illustra Francesco Belloni, proprietario dell’omonima gioielleria a Milano, tale è «un gioiello in cui è garantito il fatto che per produrlo e per estrarre le pietre e il metallo non abbiano sofferto delle persone o l’ambiente».
L’INQUINAMENTO DEI GIOIELLI. Forse non tutti sanno, infatti, che per estrarre i metalli preziosi e dei diamanti spesso vengono utilizzate delle sostanze chimiche altamente dannose per l’ambiente, come il cianuro, il mercurio o l’acido solforico. Per non parlare dell’enorme quantità d’acqua richiesta per l’estrazione dell’oro. Ne risulta che il molti casi le attività dei giacimenti di metalli preziosi finiscono per contaminare l’intero territorio circostante, incidendo ovviamente in modo pesante sulla qualità di vita delle popolazioni locali, spesso impiegate nel lavoro di estrazione.
DIAMANTI PULITI, ETICI E CORRETTI. Da queste considerazioni nasce l’iniziativa della gioielleria Belloni, che fa della tracciabilità della propria filiera il proprio fiore all’occhiello. Come sottolinea orgogliosamente Belloni, «sono il primo e l’unico in Italia ad aver fatto questa scelta, e l’ho fatto veramente aspirando ad avere qualcosa di più pulito, etico e corretto». Per garantire la massima trasparenza intorno ai propri prodotti, Belloni acquista ogni diamante nelle miniere canadesi aderenti al progetto Canadian Diamond Code of Conduct, le quali tracciano i diamanti per ogni singolo passaggio.
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