Uno sciatore sulle piste da sci (http://www.4-media.it/)
Sport

A San Martino di Castrozza e in Primiero si scia green

UNO SPORT POCO GREEN. Lo sci, specialmente quello praticato sulle piste da discesa, non è di certo uno sport ecologico. Per realizzare i tracciati vengono infatti spesso disboscati interi versanti di montagne, mentre le infrastrutture necessarie agli impianti di risalita deturpano paesaggi in precedenza incontaminati. Per non parlare dell’innevamento artificiale: Mountain Wilderness, il movimento ambientalista nato nel 1987 per tutelare proprio le montagne, ha calcolato che per ricoprire un ettaro di pista per un’intera stagione sciistica occorrono oltre 4.000 metri cubi d’acqua. Una quantità impressionante, che per le sole Alpi corrisponderebbe a quella utilizzata in un anno da un milione e mezzo di persone. Il manto artificiale altera poi significativamente l’ecosistema del luogo, ritardando la fioritura delle specie che vi dimorano e lasciando filtrare nel terreno gli additivi che ne rallentano lo scioglimento.

GLI IMPIANTI DI RISALITA SOSTENIBILI. Il comprensorio di San Martino di Castrozza-Passo Rolle, in Trentino, tenta ora di correre ai ripari, adottando politiche di contenimento dell’impatto ambientale. Gli impianti di risalita sono infatti alimentati con energia pulita, prodotta dalle sette centrali idroelettiche che si trovano in zona. I gestori degli impianti, che si trovano nel cuore del parco Paneveggio-Pale di San Martino e che fanno parte del consorzio Dolomiti Superski, promettono un abbattimento pari a 88 mila tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 270 mila tonnellate.

NON SOLO SCI. Ma non sono solo gli impianti di risalita a beneficiare dell’energia pulita prodotta dalla turbine idrauliche. Anche gli hotel e le utenze private della zona sono infatti alimentati da corrente elettrica 100% rinnovabile, a cui si affiancano due impianti di teleriscaldamento a biomassa che raggiungono oggi il 95% delle utenze e che garantiscono di fatto la piena indipendenza energetica dell’intera area. Un mix di 5 tecnologie diverse che soddisfa l’intero fabbisogno termico e elettrico della valle: due reti di teleriscaldamento, una rete elettrica di proprietà pubblica, una municipalizzata che distribuisce alle utenze l’energia prodotta da impianti idroelettrici, fotovoltaici e a biomassa.

LA VIA VERDE. Tutte le iniziative in materia di sostenibilità e risparmio energetico si inseriscono nel progetto Green Way Primiero. Le comunità di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi hanno infatti scelto di adottare stili di vita che portino il proprio territorio ai vertici dell’eccellenza ambientale. I comuni coinvolti si stanno dunque impegnando a mettere in campo progetti innovativi nel campo energetico, nella riduzione del combustibile fossile, nella mobilità e nella cura del paesaggio in senso ampio. L’obbiettivo è quello di garantire un miglioramento nella qualità della vita degli abitanti che si traduce poi anche nel modo di fare turismo.

I RICONOSCIMENTI. L’impegno green è già valso alle comunità del Primiero due riconoscimenti. Lo scorso maggio Legambiente ha infatti premiato i comuni della valle come simbolo del nuovo scenario della generazione distribuita. A giugno, invece, l’intera valle è stata premiata a Bruxelles come testimonianza energetica virtuosa nella rivoluzione sostenibile, in occasione della RES Champions League, competizione tra le migliori località europee che si distinguono per sostenibilità e utilizzo delle risorse rinnovabili.