La Salerno-Reggio Calabria sarà la prima smart road del mondo
Le autostrade intelligenti e sostenibili del futuro
Oltre che sostenibili e per lo più elettriche, le macchine del futuro saranno intelligenti. Questo significa che saranno in grado di guidare in autonomia, di comunicare con gli altri veicoli e di decidere – in base ai dati ricevuti dall’esterno – come comportarsi sulla rete stradale. Ma affinché questa rivoluzione green e smart possa davvero avere luogo, non basta che i giganti del settore automobilistico mettano a punto le ultime tecnologie sulle vetture. Servono anche strade in grado di garantire il funzionamento di queste automobili del futuro: servono, dunque, delle smart road. E, incredibile a dirsi, la prima smart road verrà realizzata in Italia, su un’arteria stradale che fino a qualche tempo fa era considerata un simbolo dell’arretratezza e di cantieri perenni. L’Anas, infatti, ha annunciato che la prima strada intelligente sarà la nuova A3, ovvero la Salerno-Reggio Calabria, la quale sarà inaugurata il 22 dicembre.
Come è fatta una smart road?
I primi 100 chilometri dell’autostrada, a dire dell’Anas, sono già perfettamente cablati. Ma cosa s’intende con smart road? Si tratta di una strada fornita di una banda ultra larga, di una rete Wi-Fi in grado di connettersi fino ad una velocità massima di 130 chilometri orari e dotata di appositi sensori per permettere una comunicazione tra la struttura stradale e le automobili in circolazione. Sono molte le informazioni utili che una strada può inviare ai veicoli: si va dalla presenza di traffico alla temperatura dell’asfalto, dalle condizioni del meteo alla presenza di eventuali cantieri, il tutto ovviamente in tempo reale per garantire un livello altissimo di sicurezza e una viabilità ottimizzata. Oltre a tutto questo, ovviamente, le smart road devono essere dotate di appositi punti di ricarica per i veicoli elettrici, mediante il collegamento a micro centrali elettriche che sfrutteranno esclusivamente fonti rinnovabili.
Il 2018 sarà l’anno delle smart road
Come ha spiegato l’ingegnere dell’Anas Luigi Carrarini, project manager per il progetto Smart Road, i primi 100 chilometri già cablati tra Salerno e Padula sono «un concentrato di alta tecnologia, con il sistema Vergilius, sensori su strada e telecamere speciali». Per completare l’opera l’Anas ha già annunciato un bando, grazie al quale la Salerno-Reggio Calabria sarà la prima smart road al mondo, sia per soluzioni tecnologiche che per lunghezza. In tutto, infatti, la fibra ottica e i sensori andranno a servire 495 chilometri di asfalto. «Il 2018» secondo Carrarini «sarà l’anno delle smart road».
Investimenti milionari, non solo sull’A3
La Salerno-Reggio Calabria dovrebbe essere solo l’inizio di questo nuovo modo di intendere la viabilità. All’interno del progetto Smart Road, infatti, si contano investimenti superiori ai 150 milioni di euro: 80 di questi saranno dedicati all’A3, mentre 30 milioni andranno al Grande Raccordo Anulare di Roma e all’autostrada A91 Roma-Fiumicino, e altri 30 finiranno nella tratta Orte-Mestre lungo le tratte dell’E45 e dell’E55. I restanti 20 milioni, invece, sono destinati all’A19 Palermo Catania. Per sfruttare la tecnologia delle smart road, ovviamente, non sarà fin da subito indispensabile viaggiare su una smart car: la presenza di uno smartphone, infatti, sarà sufficiente per comprenderne i primi vantaggi. A dire dell’ingegnere Carrarini «bisogna pensare lo smartphone come una costola dell’auto».
Anche l’autovelox diventa intelligente
Le nuove smart road non mirano solamente ad abbattere l’inquinamento, gli incidenti e le congestioni. Su queste strade, infatti, i piloti dal piede pesante non avranno vita facile: grazie all’evoluzione di Anas Vergilius, già installato ed attivo sui primi 100 chilometri della Salerno-Reggio Calabria, l’autovelox sarà in grado persino di pesare il veicolo, così da determinare se si tratta di un semplice veicolo o di un camion. Grazie a questo e ad altri sensori, controllare e sanzionare il comportamento dei guidatori sarà molto più facile.
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