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Urbanistica

Rigenerazione urbana, qualche semplice idea per dare nuova vita agli spazi pubblici

Le città per loro natura tendono a diventare una culla per l’individualismo e la frenesia, e con la crescente urbanizzazione vi è il rischio di tralasciare sempre più l’importanza di spazi di condivisione e di socialità. Eppure non servirebbero grandi interventi per trasformare i centri urbani in luoghi più accoglienti, inclusivi e promotori di maggiori opportunità di scambio e interazione fra gli abitanti. Basterebbe ad esempio aumentare la presenza di parchi urbani attrezzandoli per renderli più ospitali, puntare su percorsi pedonali più ampi, riempire la città di piccole aree di sosta e ristoro. Semplici soluzioni di rigenerazione urbana a basso costo che potrebbero portare a risultati inattesi.

Rigenerazione urbana: nuova vita per il parco di Garema

A dimostrarlo è stata un’iniziativa promossa nell’ambito dell’International Festival of Landscape Architecture che si è tenuto a Camberra, in Australia, lo scorso ottobre: per 8 giorni il parco di Garema Place da spazio di passaggio è stato trasformato in un luogo attrezzato e accogliente. Il progetto, lanciato da Furniture Australia in collaborazione con l’Australian Institute of Landscape Architects (AILA) e l’associazione In The City Camberra, è stato affidato allo studio di progettazione CONTEXT Landscape architects che ha sviluppato una serie di soluzioni ad hoc per dare una nuova vita al parco. Lo scopo dell’iniziativa era quello di realizzare una sorta di esperimento sociale: attrezzare gli spazi pubblici può incentivare i cittadini ad utilizzarli?

#BackyardExperiment, i risultati

I risultati dell’esperimento di rigenerazione urbana chiamato #BackyardExperiment sono stati raccolti in un report e sono strabilianti. Prima dell’iniziativa il 97% delle persone attraversava il parco di Garema senza sostarvi neanche per un attimo e il 98% dei pochi che vi si fermavano erano adulti.
Durante la sperimentazione il numero dei passanti è aumentato del 190%, il numero delle persone che si sono fermate e hanno trascorso del tempo nel parco è aumentato del 247%, con una presenza di bambini cresciuta del 631% e delle giovani coppie del 400%. Come si sono ottenuti questi risultati? Con delle soluzioni molto semplici, che potrebbero essere adottate in qualsiasi spazio pubblico urbano.

Sedie mobili


In primo luogo sono state messe a disposizione 60 sedie dai colori vivaci e non fisse, in modo da consentire ai visitatori del parco di poterle posizionare a loro piacimento all’interno dell’area verde. Il timore era chiaramente quello di eventuali furti o danneggiamenti ma nel corso degli otto giorni di sperimentazione niente di tutto ciò è avvenuto. Il 99% degli intervistati ha dichiarato di apprezzare molto la disponibilità di sedute mobili.

Colori sgargianti

Uno degli elementi più interessanti soprattutto per i bambini è stata la scelta di colorare gli spazi. I marciapiedi e alcuni percorsi interni sono stati ricoperti di piastrelle dai colori sgargianti, la maggior parte dei quali venivano anche richiamati dalle sedie creando un ambiente coerente e invitante. Gli intervistati hanno rivelato che sicuramente gli spazi colorati attirano l’attenzione e sono uno dei motivi principali che li hanno invitati a fermarsi.

Illuminazione


Sicuramente l’illuminazione è uno degli aspetti fondamentali per invitare le persone a sostare negli spazi pubblici nelle ore serali. Per il parco di Garema si è puntato anche su soluzioni particolarmente affascinanti, come i fasci di luce bianca nei vari punti del parco in contrasto a un’illuminazione blu che avvolge i tronchi degli alberi, rendendoli i veri protagonisti dell’ambiente. Illuminare significa dare più sicurezza ai passanti e garantire anche un maggiore afflusso di persone a beneficio dei locali della zona.

Più prati verdi

Un’altra soluzione è stata quella di realizzare dei prati verdi. Spesso i parchi sono pieni di vegetazione ma le aree dove potersi sedere e sdraiare comodamente scarseggiano e invece andrebbero incrementate. Nel corso della sperimentazione si è notato un netto incremento delle persone, specie quelle più giovani o con bambini piccoli, che hanno scelto di sostare sui prati invece che sulle sedie messe a disposizione.

Wi-fi gratuito e servizi digitali

Camberra è la città più digitalizzata dell’Australia e il wi-fi è disponibile in qualsiasi area pubblica ma #BackyardExperiment ha scelto di offrire qualcosa in più. Grazie alla collaborazione con la biblioteca comunale sono stati messi a disposizione dei libri digitali scaricabili dai visitatori. Questa iniziativa ha incentivato le persone a fermarsi e a trascorrere del tempo immersi nella natura.

Coinvolgimento della comunità


Forse il vero segreto del successo dell’iniziativa va però rintracciato nella scelta di coinvolgere attivamente la comunità nella realizzazione e gestione del progetto di rigenerazione urbana. I cittadini sono stati invitati a realizzare dei ricami con cui ricoprire alcuni rami degli alberi, a dipingere i sentieri colorati, a selezionare i titoli dei libri da mettere a disposizione. L’intero quartiere si è attivato per rendere il loro parco più bello e per far sì che la sperimentazione andasse a buon fine, con ad esempio dei gruppi che hanno scelto di vigilare nelle ore notturne affinché gli spazi e gli oggetti non venissero vandalizzati. Tutto ciò dimostra che rimettere la città nelle mani dei cittadini è l’unico modo per renderle più belle e accoglienti e per far sì che se ne abbia una maggiore cura.