Rifiuti? Da oggi sottoterra con la raccolta pneumatica
Sbarca anche in Australia la raccolta pneumatica dei rifiuti, il sistema che aiuterà la gestione della spazzatura urbana nella cittadina di Maroochydore, nella Sunshine Coast.
Ma di cosa di tratta esattamente? L’idea della raccolta pneumatica nasce nel 1961 in Svezia, ed è una tecnologia che permette di raccogliere la spazzatura attraverso dei tubi sotterranei. Inizialmente sperimentata in un piccolo ospedale, dal 1965 è stata poi applicata per la prima volta in un contesto residenziale. Il meccanismo è semplice: al posto dei cassonetti vengono installati dei bidoni più piccoli. Sotto questi bidoni si sviluppano delle tubature. Una volta quindi inserita la busta nel bidone, l’immondizia finisce sottoterra all’interno di uno di questi tubi, in un sito di stoccaggio. Quando il sito di stoccaggio si riempie, un getto d’aria della potenza di 70 chilometri orari trasporta i materiali in un centro raccolta fuori città, dove verranno riuniti insieme ad altri rifiuti della stessa tipologia e portati con dei container in siti di riciclo o smaltimento, a seconda del rifiuto.
Applicazione al contesto urbano
Dall’Europa all’Asia orientale, oggi si contano più di mille impianti installati in varie città del mondo, in particolare Stoccolma, Londra e Barcellona sono i luoghi in cui questo sistema sembra funzionare meglio. Alcuni esempi li troviamo anche in Italia: è il caso del quartiere di Varesine-Porta Nuova a Milano e dell’edificio Eurosky di Roma.
Ed ora, con la cittadina di Maroochydore – un nuovo aggregato urbano – , anche l’Australia avrà il suo primo impianto di raccolta pneumatica dei rifiuti.
“Vogliamo diventare la città più sostenibile del Paese – ha affermato il sindaco Mark Jamieson –. Questa tecnologia ci permetterà di rendere Maroochydore più attrattiva grazie ad una maggior pulizia sulle strade e grazie anche al riciclaggio dei rifiuti che verrà semplificato e quindi incentivato di molto. Il costo di questa operazione sarà di circa 21 milioni di dollari, stanziati per metà dalla società privata Sun-Central development company e per metà dal pubblico”.
Ogni edificio avrà 3 bidoni con 3 diverse destinazioni: rifiuti organici, riciclabili e rifiuti generici. Due volte al giorno i siti di stoccaggio al di sotto di ciascun bidone verranno svuotati e il materiale trasportato per 6,5 chilometri nel deposito fuori città.
I vantaggi di questo sistema di raccolta dei rifiuti
Niente più cassonetti? Niente più automezzi che circolano per la città per raccogliere i rifiuti. Meno traffico, meno smog. Uno dei primi benefici sarebbe proprio questo, un abbassamento del tasso di emissioni derivante dai movimenti che quotidianamente decine, se non centinaia di camion, effettuano per recuperare la spazzatura urbana. Secondo le statistiche fornite dalle società che si occupano di installare questi impianti, le emissioni di CO2 potrebbero essere abbattute fino al 60% con l’applicazione di questo sistema. Senza considerare i vantaggi che deriverebbero da un miglioramento delle condizioni igienico sanitarie, che non sempre vengono assicurate quando si tratta di lasciare i rifiuti all’aria aperta, magari con condizioni climatiche che favoriscono il proliferare di batteri.
Gli ostacoli
La raccolta pneumatica di rifiuti è difficilmente inseribile in contesti residenziali già sviluppati ed esistenti a causa dei costi che questa operazione comporterebbe, mentre è molto più semplice inserirla in fase di progettazione. Oltre a ciò, il trasporto di materiali come vetro e metallo potrebbe danneggiare le tubature sotterranee, richiedendo di conseguenza alti costi di manutenzione.
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