Sei modi per ridurre l’impatto ambientale al supermercato
Il quotidiano The Guardian ha pubblicato un interessante guida per ridurre l’impatto ambientale al supermercato, articolata in sei punti. Come sappiamo ci sarebbero in realtà decine, forse centinaia di attenzion per rendere la nostra spesa più sostenibile: i sei consigli selezionati permettono però di approcciare in modo semplice l’agire responsabile al supermercato.
Ecco quindi sei modi per ridurre l’impatto ambientale al supermercato, dal momento in cui si lascia l’appartamento a quello in cui si torna a casa dopo la spesa.
Ridurre l’impatto ambientale al supermercato: i 6 consigli del Guardian
Prima di andare al supermercato
Per ridurre l’impatto ambientale al supermercato è necessario iniziare a fare attenzione ancora prima di uscire di casa: è infatti bene ricordarsi che le buste di plastica per la spesa richiedono oltre 20 anni per degradarsi. Per questo motivo anche in Italia negli ultimi anni sono stati introdotti dei divieti circa determinate tipologie di borse in plastica, con i nuovi sacchetti più sostenibili a pagamento. Di certo la cosa migliore è ricordarsi di portare da casa una borsa riutilizzabile e capiente, che potrà quindi essere usata centinaia di volte per portare a casa la spesa in modo comodo, sicuro e sostenibile.
Gli scaffali degli snack
In tutti i normali supermercati, specialmente quando ci si avvicina alle casse, si trovano interi scaffali di snack con packaging singolo. Piccoli pacchetti di patatine, barrette di cioccolata, barrette energetiche e via dicendo. Per ridurre l’impatto ambientale al supermercato è bene evitare gli snack con packaging singolo, preferendo invece i prodotti con un packaging meno impattante.
Occhio a frutta e verdura
Non ci sono dubbi, quando si tratta di acquistare frutta e verdura, il modo migliore per ridurre l’impatto ambientale della propria spesa sarebbe quello di acquistare solo prodotti freschi, di stagione e a chilometri zero: i mercatini dei produttori locali da questo punto di vista sono praticamente imbattibili, ancor meglio se da colture biologiche. Per ridurre l’impatto ambientale al supermercato sarà sempre utile privilegiare frutta e verdura di stagione, prodotta localmente, meglio ancora se nella sezione bio, privilegiando i prodotti “sciolti”, per ridurre il packaging.
Le proteine
È noto che la carne, la più comune fonte di proteine, è responsabile di circa il 60% delle emissioni di gas a effetto serra della produzione alimentare. È bene quindi ridurre l’acquisto di carne, sapendo che ci sono tanti altri alimenti che possono assicurare proteine, a fronte di un impatto ambientale ridotto: pensiamo ai fagioli, ai ceci, al tofu e via dicendo. Se vogliamo comprare carne, la preferenza dovrebbe andare verso quella con un impatto ambientale più basso: non quindi la carne rossa, ma per esempio pollo da allevamenti bio.
I prodotti per la pulizia
Dai prodotti per la pulizia della casa a quelli per la lavatrice, non si contano le sostanze nemiche dell’ambiente. Meglio utilizzare detersivi e sgrassanti sostenibili, che non contengano sostanze nocive o microplastiche, meglio ancora se vendute non i flaconi, ma in buste.
Il ritorno a casa
Infine la guida per ridurre l’impatto ambientale al supermercato prende in considerazione anche il ritorno a casa. Una volta arrivati è bene assicurarsi di disporre nel modo giusto gli alimenti acquistati, per assicurare un’efficace conservazione: è bene sapere quali vegetali vanno nel frigo e quali no, e sapere quali prodotti dureranno pochi giorni, quali settimane.
Lo spreco alimentare, come ricordato dal Guardian a corollario della guida per ridurre l’impatto ambientale al supermercato, è responsabile dell’8-10% delle emissioni globali di gas serra. Per questo è bene assicurarsi di acquistare solo il necessario, e di conservarlo correttamente!
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