Riciclo Plastica: come funziona
Con il termine plastica si intende indicare genericamente un gruppo di materie costituite da polimeri. Si tratta di un materiale di uso molto comune, ma purtroppo anche tanto inquinante e difficilmente smaltibile con un forte impatto sull’ambiente. Riciclare è una delle strategie migliori per far fronte a questa problematica diventata sempre più grande nel corso degli ultimi decenni.
Perché è importante riciclare la plastica
Differenziare la spazzatura per favorire il riciclo della stessa è il primo passo per ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti più inquinanti, come quelli in plastica. Gli impianti che si occupano della pratica di riciclo e riuso sostanzialmente lavorano recuperando la spazzatura in plastica correttamente differenziata per trasformarla in materia prima “seconda” e dargli una nuova vita. La spazzatura diventa una risorsa e smette di essere un problema. Attraverso diversi passaggi meccanici la plastica viene pulita, filtrata e separata da eventuali altri elementi non riciclabili e alla fine si ottiene un materiale “nuovo” da utilizzare per produrre altri oggetti. Circa i 3/4 della plastica riciclata diventeranno nuovo materiale d’uso, mentre il resto diventerà una fonte da cui ricavare energia utile per le industrie come i cementifici. Nelle strutture che si occupano di riciclare la spazzatura e la plastica niente viene sprecato e tutto sarà trasformato e avrà una nuova vita.
Come avviene il riciclo della plastica
Il riciclo della plastica inizia dalla selezione delle materie. In appositi spazi vengono separati gli elementi plastici da eventuali altri materiali più pesanti per poi essere smistato tutto manualmente dagli addetti. Terminato questo passaggio si ottengono i grandi mucchi di oggetti in plastica da riciclare. Sostanzialmente il processo per lo smaltimento ed il riciclo funziona partendo da una grande “lavatrice” che lava e separa le componenti plastiche da ridurre poi in “chips” per essere nuovamente utilizzate. Da questi nuovi pezzi in plastica rinasceranno lacci per sacchetti, vasi per fiori, vaschette e contenitori ad uso alimentare ma anche blister per medicinali, filati sintetici, bottiglie d’acqua e persino componenti per auto.
Riciclare sì, ma sempre nel rispetto delle regole
Per legge, i contenitori destinati ad utilizzo alimentare devono essere costituiti da materie plastiche “seconde” non oltre il 50% della composizione. Oltre a questo, le vaschette non devono mai essere direttamente in contatto col cibo che conterranno, quindi la plastica riciclata (dei contenitori), in genere, si unisce a plastica “vergine” usata per avvolgere gli alimenti. I laboratori situati all’interno della struttura che tratta le plastiche da riciclare analizzano i vari processi di produzione per verificare la composizione di ciascun elemento e generare la tracciabilità dei vari lotti di produzione. In questo modo consumatore e autorità sapranno sempre da dove deriva un preciso prodotto riciclato. Tale meccanismo, perfetto e funzionale, è l’ideale e dovrebbe essere adottato in tutti gli stabilimenti destinati allo smaltimento dei rifiuti dopo la raccolta differenziata. Nel riciclo della spazzatura, insomma, è fondamentale lavorare in maniera sinergica a partire dal singolo individuo che deve differenziare attentamente i diversi rifiuti, sino ai passaggi finali per dare nuova vita a ciò che sarebbe stato buttato per sempre finendo nell’ambiente e creando inquinamento. Il riciclo della plastica e degli altri materiali è il primo piccolo grande passo verso un comportamento etico e consapevole, fondamentale per tutelare la natura e salvaguardare il pianeta Terra. Gli impianti dediti al riciclo delle plastiche dimostrano che è possibile sfruttare totalmente i materiali, eliminando totalmente la produzione di ulteriori materiali di scarto. Tali strutture lavorano in una vera e propria ottica “zero-waste” per cui si ottiene un prodotto senza generare rifiuti e con un bassissimo impatto sull’ambiente.
Del resto, la tematica dell’inquinamento è diventata sempre più importante negli ultimi anni aumentando anche l’attenzione al tema da parte delle persone, con una maggiore consapevolezza dei consumatori che manifestano ogni giorno di più la volontà di scegliere prodotti riutilizzabili o derivati dal riciclo di materiali.
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