Arrivano i reducetariani
REDUCETARIANO. Per chi di noi, pur riconoscendo l’importanza della salvaguardia degli animali, proprio non riesce a diventare vegano o vegeteriano, è in arrivo una nuova definizione. Se infatti non riusciamo a fare a meno di una bistecca alla settimana, ma allo stesso tempo ci informiamo attentamente sulla provenienza di quello che ci mettiamo nel piatto, da oggi possiamo definirci con cognizione di causa reducetariani. Questo termine è stato coniato dal ricercatore della Columbia University Brian Kateman, il quale ha esposto la propria filosofia durante una conferenza TEDx.
UNA DIETA COMPLETA ED ETICA. Ma il neologismo inglese reducetarian non è un mero concetto astratto: Brian Kateman punta infatti a trasformarlo in un vero e proprio movimento. L’obiettivo è quello di avere una dieta completa, di alta qualità ed equilibrata. Mangiare dunque tutto, ma porgendo sempre molta attenzione al rispetto e alla difesa dell’ambiente. Non ci sono dunque regole ferree da seguire, ma solo dei paletti mobili che ci suggeriscono di consumare eticamente e non troppo spesso carne, pesce e latticini. Il sistema proposto da Kateman è piuttosto semplice: si deve decidere quando mangiare la carne, evitandola magari durante il weekend, o la sera. Oggi, due mesi dopo il lancio durante il TEDx, quello dei reducetariani sembra già essere un gruppo molto robusto: Kateman, insieme al co-fondatore Tyler Alterman, ha infatti lanciato una campagna di crowdfunding che ha raccolto 15 mila dollari per avviare un progetto informativo nel campi della nutrizione.
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