Quanto costano i cambiamenti climatici?
Quanto costano i cambiamenti climatici? Ovvero, quanto costa a livello mondiale ogni anno l’incedere della crisi climatica, che porta con sé ondate di calore, scioglimento dei ghiacciai, eventi meteorologici estremi, aumento del livello dei mari, siccità e via dicendo? Difficilissimo quantificare i danni complessivi. Anche perché i costi sono i più diversi: pensiamo alla perdita di biodiversità, alle devastazioni di alluvioni e frane, alla scomparsa dei ghiacciai, all’avanzare delle patologie causate o peggiorate dal calore o dalla siccità, e via dicendo. Eppure una valutazione economica deve pur essere fatta: sapere quanto ci costano i cambiamenti climatici è per esempio importante per poter definire i fondi da dedicare ai finanziamenti per la ripresa da disastri meteorologici nei Paesi più poveri, o per stimare le risorse da raccogliere per il fondo per la copertura dei danni ambientali così come previsto dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc).
Un esempio: i danni dell’alluvione in Emilia-Romagna
Un primo passo per capire quanto ci costano i cambiamenti climatici e quanto è difficile quantificare i danni economici causati dalla crisi climatica può essere quello di partire da un singolo evento meteorologico estremo. La mente va quasi da sola alla recente alluvione in Emilia Romagna, classificata come la più costosa catastrofe naturale mai capitata nel nostro Paese, e che secondo il Report Global Catastrophe Recap di Aon sarebbe la terza peggior catastrofe naturale mondiale del 2023. Stando alle stime effettuate da Swiss RE, i danni provocati da questa alluvione sarebbero sull’ordine dei 10 miliardi di euro, cosa peraltro confermata dal governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che ha parlato di 9,7 miliardi.
Quanti danni sono dovuti alla crisi climatica?
C’è però un fattore che non può essere trascurato: quanti dei danni causati dagli eventi meteorologici estremi sono da ricondurre ai cambiamenti climatici? Di certo questi disastri sono aumentati in modo concreto negli ultimi decenni, per via della crisi climatica; ma non si può certo affermare che, senza l’inquinamento atmosferico, non esisterebbero più alluvioni e frane. Stando all’Organizzazione meteorologica mondiale, a partire da 1970 le perdite causate dai disastri meteorologici sono aumentate di 7 volte. Quanto di questo aumento dei danni è legato ai cambiamenti climatici, quanto all’incremento della popolazione, quanto alla migrazione urbana? E quanto la situazione è migliorata, quanti danni sono stati prevenuti grazie alla tecniche di segnalazione dei disastri, grazie alle barriere messe in campo negli anni? Come si può capire, non è facile comprendere quanto effettivamente costano i cambiamenti climatici.
Quanto costano i cambiamenti climatici? I dati sugli eventi estremi
Lo studio The global costs of extreme weather that are attributable to climate change, pubblicato sulla rivista Nature nei giorni scorsi, ha provato a stimare il costo dei cambiamenti climatici limitatamente ai danni causati dagli eventi meteorologici estremi. A livello globale si parla di circa 135 miliardi di euro all’anno. Lo studio è stato condotto utilizzando una metodologia conosciuta come EEA – Extreme event attribution, ovvero Attribuzione degli eventi estremi, che permette di valutare quanto le emissioni di gas serra di origine antropica influiscano l’insorgere di eventi estremi. 185 eventi meteorologici estremi causati dalla crisi climatica avvenuti tra il 2000 e il 2019 hanno portato danni per un ammontare di circa 2.800 miliardi di dollari; il 64% dei costi climatici presi in considerazione è da ricondurre a delle tempeste, il 20% alle inondazioni e alla siccità, il 16% alle ondate di calore. Si tratta però di una sottostima: lo studio non ci dice davvero quanto costano i cambiamenti climatici, ma unicamente quanto costano i danni diretti di una parte degli eventi meteorologici estremi, sapendo che in moltissimi casi non ci sono informazioni precise e complete da cui partire.
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