Le proposte nel Consiglio Nazionale della Green Economy
DALL’ENERGIA ALL’OCCUPAZIONE VERDE. In vista del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, il Consiglio Nazionale della Green Economy ha presentato al governo un pacchetto di proposte volte alla sostenibilità. Sei le aree prese in considerazione: clima e energia, risorse idriche, fiscalità ecologica, agricoltura sostenibile, rifiuti, crescita e occupazione verde. Il CNGE è formato da 66 organizzazioni di imprese della green economy italiana; il suo scopo è quello di sviluppare una piattaforma di proposte per lo sviluppo programmatico della nostra green economy. In questa occasione le proposte sono state indirizzate al Presidente del Consiglio, ai Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, al Sottosegretario agli Affari europei ed ai Presidenti delle Commissioni Ambiente e Attività produttive.
ATTUARE LE MISURE AMBIENTALI EUROPEE. Le proposte più importanti portate avanti dal CNGE riguardano la fiscalità ecologica: secondo le organizzazioni green «le misure europee sono utili sia per migliorare l’efficacia delle politiche ambientali, sia per alleggerire la pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese». È inoltre necessario «identificare e rimuovere i sussidi pubblici dannosi per l’ambiente attualmente esistenti». Per quanto riguarda clima ed energia, il CNGE ha proposto di «sostenere incisive misure europee con l’identificazione di tre target distinti per le emissioni di gas serra, le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. È poi urgente definire la ripartizione degli impegni tra gli stati membri attraverso un meccanismo di burden sharing che includa anche meccanismi periodici di verifica dei risultati associati a sistemi premiali o sanzionatori».
AGRICOLTURA SOSTENIBILE, RISORSE IDRICHE E RIFIUTI. Ma il programma elaborato dal Consiglio Nazionale della Green Economy tocca tutti i tasti dolenti del settore italiano. Non mancano quindi i solleciti per promuovere nuovi modelli di agricoltura sostenibile; allo stesso modo, il CNGE ha invitato l’esecutivo ad un concreto sostegno all’iniziativa europea per il riutilizzo delle acque reflue. Dal discorso non poteva restare estromessa nemmeno la questione dei rifiuti, riguardo ai quali il Consiglio ha chiesto di dare attuazione «alle linee guida europee per la prevenzione della produzione dei rifiuti».
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