Reti da pesca
Inquinamento

Progetto DeFishGear, per un Adriatico senza rifiuti

COS’È IL PROGETTO DEFISHGEAR. In un documentario, l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha registrato lo stato disastroso dei fondali marini in alcune zone dell’Adriatico. Un gruppo di volontari e ricercatori, in seno al progetto DeFishGear, monitorano e rimuovono i rifiuti della zona detta Tegnùe di Chioggia. Questi fondali sono ben conosciuti dai pescatori che spesso strappano e perdono le reti a causa dell’irregolarità delle formazioni rocciose che si trovano tra i 15 e i 40m di profondità.

UN MARE DI RIFIUTI. La salvaguardia di questi fondali preoccupa particolarmente i ricercatori, poiché sono particolarmente ricchi di flora e fauna marina. I rifiuti che sono stati ripescati dai sommozzatori della Polizia di Stato e dai volontari dell’associazione ONLUS Tegnùe di Chioggia, sono per la maggior parte reti da pesca o lunghi cavi, che finiscono per ricoprire enormi aree, distruggendo tutto ciò che vi rimane sotto. Oltre all’Italia altri paesi che si affacciano sull’Adriatico come l’Albania, la Bosnia ed Erzegovina, la Croazia, la Grecia, il Montenegro e la Slovenia, hanno aderito alla campagna che si concluderà nel 2016.