Progettazione che riduce gli sprechi: costruire e riqualificare a livello di quartiere
Negli ultimi anni si sta assistendo a un cambiamento radicale sul fronte della progettazione. Grazie alla spinta della sostenibilità e dell’efficienza energetica sia la realizzazione di nuovi edifici sia la riqualificazione di quelli esistenti vengono svolte rispettando standard molto più stringenti in termini di basso impatto ambientale e di riduzione dei consumi energetici. Per ottenere risultati ancora più interessanti e adottare un modello di progettazione che riduce gli sprechi attraverso un’ottimizzazione delle risorse si dovrebbe compiere un ulteriore passo in avanti, con lo sviluppo di interventi che non riguardino singole abitazioni ma interi complessi comunitari.
Progettazione che riduce gli sprechi investendo in intere comunità
Applicare principi di greenbuilding a più edifici contemporaneamente, abbracciando una visione allargata di rigenerazione a livello di comunità e di quartiere è sicuramente una soluzione ancora più efficiente. La condivisione di risorse e infrastrutture consente infatti di ottenere una forte riduzione di sprechi e consumi, di cui possono beneficiare tutti gli abitanti. Si tratta di una prospettiva particolarmente interessante anche da un punto di vista sociale, perché offrirebbe la possibilità ai meno abbienti di poter vivere in spazi abitativi e infrastrutturali di alta qualità e dal basso impatto, quindi con dei costi di gestione molto ridotti.
Maggiore sforzo ma maggiori risultati
Chiaramente sviluppare un modello di progettazione che riduce gli sprechi comporta uno sforzo maggiore rispetto a singoli progetti perché è necessaria la collaborazione multidisciplinare di diversi soggetti coinvolti a vario titolo nella pianificazione. Ma gli sforzi possono essere ampiamente ricompensati dai risultati.
Il progetto californiano EcoBlock
Un esempio in tal senso viene dagli USA e precisamente dalla città di Oakland, in California, dove è stato approvato il progetto EcoBlock, un modello di sviluppo urbano sostenibile che vede il coinvolgimento, oltre ad alcuni studiosi dell’Università Berkley, di urbanisti, ingegneri, sociologi, enti privati, organizzazioni no profit e il supporto dell’amministrazione statale e federale.
Progettazione integrata
Obiettivo del progetto è quello di applicare un approccio di progettazione integrata a livello di quartiere, trasformando un agglomerato edilizio caratterizzato da un elevato impatto ambientale e consumi energetici e idrici molto elevati in una comunità ad alta efficienza energetica. I responsabili del programma, che è stato pianificato in modo molto dettagliato ma che non è ancora partito nei fatti e che riguarderà la riqualificazione di 30-40 abitazioni di un quartiere a medio reddito vicino al famoso Golden Gate Bridge della California, vogliono dimostrare i vantaggi di un approccio a ‘blocchi’. Rispetto a un approccio su scala individuale, la realizzazione di sistemi infrastrutturali e impiantistici a servizio di un’intera comunità dovrebbero portare a un livello di efficienza nettamente maggiore.
Servono sicuramente degli investimenti iniziali molto più consistenti rispetto a un singolo progetto ma i risparmi ottenibili da una progettazione che riduce gli sprechi dovrebbero portare a un ritorno veloce dettato da costi operativi nettamente inferiori.
Gli interventi energetici: solare, reti intelligenti, accumulo e colonnine di ricarica per ev
Sul fronte dell’energia, il progetto prevede l’installazione di pannelli solari su tutti gli edifici del complesso, che invieranno l’energia raccolta a micro-reti intelligenti. Il surplus energetico verrà inoltre raccolto in sistemi di accumulo a volano alloggiati in un edificio condiviso. Il piano prevede inoltre la condivisione a livello di quartiere di auto elettriche, che potranno essere ricaricate nelle più di 20 stazioni di ricarica previste all’interno dell’area residenziale.
Orti urbani di quartiere
Il modello californiano di progettazione che riduce gli sprechi prevede inoltre l’implementazione di un sistema per il riuso dell’acqua piovana, che verrà raccolta in serbatoi e accuratamente filtrata, e anche di una serie di spazi verdi dove poter realizzare degli orti urbani di quartiere.
Tutte queste misure, secondo i piani, dovrebbero ridurre il consumo annuo di elettricità di oltre la metà rispetto alle abitazioni esistenti, raggiungendo anche il target di zero emissioni di carbonio.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo