Un ponte verde ricco di biodiversità per collegare le montagne coreane
Immaginiamo due montagne ricche di flora e fauna, separate da un’autostrada. Siamo a Seoul, in Corea del Sud, le due cime sono quelle del Monte Umyeonsan e del Parco Maljukgeori, un terreno selvaggio e incontaminato interrotto dalla Gyeongbu Expressway, che ha anche negato l’accesso da un monte all’altro. È per ripristinare questo passaggio che qualche tempo fa l’amministrazione governativa ha indetto il concorso “Yangjaegogae Eco Bridge Design Competition“, con l’obiettivo di realizzare un collegamento aereo tra i due pendii attraverso un ponte verde che preservasse la biodiversità del luogo.
Un passaggio pedonale e uno riservato agli animali
Ad aggiudicarsi la gara è stato lo studio di architettura KILD (Ivane Ksnelashvili, Petras Išora, Ona Lozuraitytė, Dominykas Daunys) con la proposta di un ponte verde perfettamente integrato al paesaggio circostante e dall’atmosfera pittorica. La caratteristica principale del progetto è quella di essere strutturato in due parti, legate ma distinte: un rettilineo riservato al passaggio pedonale e un attraversamento collinare destinato agli animali. Due percorsi adiacenti, realizzabili grazie alla pendenza naturale dell’area.
Un ponte verde con una vista spettacolare
Il linguaggio architettonico della struttura rispecchia la natura ritmica tipica dei giardini coreani, caratterizzati da padiglioni che consentono di godere degli scenari naturalistici circostanti. Le due pendenze meridionali sono meno ventose e più soleggiate e consentono quindi di percorrere agevolmente il fianco della montagna. La struttura prevede una serie di scorci panoramici che rendono il percorso una vera e propria immersione nella natura e al centro del ponte verde è stato creato uno spazio aperto, una sorta di terrazza, che permette di godere di una vista panoramica spettacolare sull’altopiano settentrionale e anche sulla città di Seoul.
Rispetto dell’habitat naturale
Il transito degli animali, che rimane la priorità dell’opera infrastrutturale, viene reso agevole non soltanto attraverso un’ondulazione della struttura che ricrea la topografia naturale dell’ambiente montano ma anche grazie a una serie di accessi semplici e sicuri dove non è consentito l’accesso agli esseri umani.
Struttura in acciaio ondulata
Dal punto di vista ingegneristico, il ponte verde è strutturato in due elementi distinti. Il percorso pedonale rappresenta la struttura portante in acciaio che si sviluppa in modo rettilineo e lineare. Ad essa è stato collegato il pendio ondulato riservato agli animali, che è un tripudio di vegetazione tipica del luogo. La struttura è avvolta da un rivestimento in lamiera metallica, che funge anche da barriera di sicurezza e che, oltre ad offrire alla struttura movimento e sinuosità, disegna il confine fra il paesaggio naturale e l’infrastruttura.
Sistema di irrigazione sostenibile
La ricca flora presente sul ponte viene irrigata e mantenuta grazie a un sistema di raccolta e riuso dell’acqua piovana ai piedi del monte. L’idea poi di realizzare un ulteriore elemento ricco di vegetazione risponde anche all’esigenza di purificare un’aria che in Corea è sempre più inquinata. Il progetto fa parte infatti di un piano promosso dal Governo che punta a ridurre i livelli di inquinamento atmosferico entro il 2030.
SCHEDA DI PROGETTO
Architetti: KILD – Architetti Ksnelashvili, Isora, Lozuraityte, Daunys
Luogo: Seoul, Corea del Sud
Superficie: 2.600 mq
Dati tecnici del ponte: lunghezza 120 m; larghezza min 14 m – max 19,4 m; altezza min 3,3 m – max 15,5 m.
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