I pinguini di Adelia perdono il passaggio del ghiaccio: è un grosso problema
Lo scioglimento dei ghiacci antartici minaccia le diverse colonie di pinguini in differenti terribili modi. Qualche tempo fa avevamo parlato per esempio della strage dei cuccioli di pinguino imperatore, per via dello scioglimento anticipato dei ghiacci nel mare di Bellingshausen. Intere colonie di pinguini hanno di conseguenza visto morire tutti i propri pulcini, ancora impreparati ad affrontare il freddo e l’acqua, per via dell’incrudelirsi dei cambiamenti climatici. Ma questo non è l’unico modo in cui il scioglimento dei ghiacci sta minacciando questi animali: anche i pinguini di Adelia devono fare i conti con questo cambiamento, che anche in questo caso potrebbe mettere a repentaglio la sopravvivenza di queste creature dell’Antartico.
I pinguini di Adelia, in poche parole
Alto tra i 45 e i 70 centimetri, con un peso tra i 4 e i 6 chilogrammi, il pinguino di Adelia è tra le specie più piccole e anche più diffuse lungo le coste rocciose dell’Antartide. Dorso, testa e gola sono neri, mentre il resto del corpo è bianco. Si tratta di un animale estremamente sociale, abituato a muoversi in gruppo come arma di difesa. In comune con tutti gli altri pinguini, i pinguini di Adelia hanno l’incapacità di volare: sono invece eccellenti nuotatori, e si muovono piuttosto velocemente anche sulla terraferma – o meglio, sul ghiaccio – grazie alla propensione a scivolare sul ventre. Pur non essendo in grado di volare, i pinguini di Adelia sono tra gli uccelli che compiono le migrazioni annuali più lunghe: questo è particolarmente vero nel caso delle colonie che vivono a Ross Island, e quindi molto, molto a meridione Ogni anno, per raggiungere i luoghi per lo svernamento, questi pinguini si spostano di circa 12 mila chilometri: questa è la distanza che li separa dal cibo e dalla luce del sole, sapendo che in pieno inverno la loro isola, situata al di sotto del Circolo Polare Antartico, resta completamente al buio.
Il passaggio sui ghiacci galleggianti
Come fanno i pinguini di Adelia a compiere migrazioni di oltre 12 mila chilometri, senza volare? Prima di tutto, questi animali riescono ad affrontare questi enormi viaggi grazie alle loro ottime capacità natatorie. In secondo luogo, c’è un trucco: i pinguini di Adelia hanno infatti l’abitudine di sfruttare i pezzi di ghiaccio che si staccano dalla banchisa, salendo a bordo di queste zattere bianche. Le quali, spinte dalle correnti oceaniche che ogni anno in questo periodo si muovono nella medesima direzione, li avvicinano alla loro meta, così da poter continuare il viaggio riposando.
Lo scioglimento dei ghiacci minaccia la migrazione dei pinguini
Il segreto che permette ai pinguini di Adelia delle migrazioni lunghissime è quindi rappresentato dai ghiacci nomadi. Come dimostrato da uno studio pubblicato su recente sulla rivista Ecology e realizzato dalla no profit Point Blue Conservation Science, però, questo “passaggio” non è più da dare per scontato. Con il progressivo venir meno del ghiaccio in Antartide infatti si stanno anche riducendo le possibilità di incontrare il distaccamento di ghiaccio dalla banchisa. Questo dato è stato rilevato grazie al posizionamento di micro-ricevitori GPS sui pinguini di Adelia, in modo da poter monitorare tra le altre cose anche i loro movimenti (in un periodo di studio durato 3 anni). E questa è solo una delle minacce costituite dallo scioglimento dei ghiacci: lo stesso fenomeno sta infatti mettendo a rischio le popolazioni di krill, tra i principali nutrimenti per i pinguini.
Ti è piaciuto l'articolo?
Condividilo