Borsino Rifiuti: la piattaforma di smaltimento rifiuti
BorsinoRifiuti.com è una startup che nel 2016 ha lanciato una piattaforma di smaltimento rifiuti per facilitare il processo di recupero, lavorazione e smaltimento dei materiali, mettendo in contatto (e aiutando nella negoziazione) l’azienda o il privato che deve smaltire e le società che ritirano e lavorano i rifiuti.
Ad oggi Borsinorifiuti.com è la prima ed unica piattaforma di smaltimento rifiuti digitale che svolge questo tipo di attività online, che si occupa delle tematiche ambientali e cerca di implementare e mettere concretamente in atto il concetto di Economia Circolare.
Economia: da lineare a circolare
Il concetto di economia circolare è un sinonimo di crescita sostenibile; finora l’economia ha funzionato con un modello “produzione-consumo-smaltimento”, modello lineare dove ogni prodotto è inesorabilmente destinato ad arrivare a “fine vita”. Tuttavia l’aumento della popolazione e la crescente ricchezza, spingono più che mai alla ricerca di soluzioni alternative ed è qui che entrano in gioco realtà come BorsinoRifiuti.
Una piattaforma di smaltimento rifiuti: come funziona?
Iscrivendosi al sito e aprendosi un profilo è possibile decidere cosa fare dei propri rifiuti. Farseli ritirare ricevendo un cambio del denaro, oppure regalare o vendere dei prodotti ancora funzionanti creando un annuncio. Tutto quel che serve fare è seguire delle semplici indicazioni e decidere se il materiale che abbiamo davanti deve essere smaltito o può anche essere riciclato. Abbiamo navigato parecchio sul sito di questa piattaforma di smaltimento rifiuti e vi possiamo garantire che è più facile da fare che da raccontare.
Borsinorifiuti, per inceppare l’economia lineare
Nell’Unione europea ogni anno un singolo individuo utilizza circa 15 tonnellate di materiali e genera una media di oltre 4,5 tonnellate di rifiuti. Di questi la metà è smaltita nelle discariche.
La transizione verso un’economia circolare sposta l’attenzione sul riutilizzare, aggiustare, rinnovare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti. Quel che normalmente si considerava come “rifiuto” può essere trasformato in una risorsa. È qui che si inceppa il meccanismo dell’economia lineare e si creano le basi per quella circolare. Però questa transizione richiede la partecipazione e l’impegno di diversi gruppi di persone.
I privati, il pubblico e i cittadini. E per cercare di raccordare tutte queste figure ecco BorsinoRifiuti: la startup che con la sua piattaforma di smaltimento rifiuti cerca di educare all’economia circolare offrnedo a tutti i soggetti interessati gli strumenti per poter avviare il proceso di conversione.
A caccia di sponsor
È notizia di pochi giorni fa che la startup ha lanciato una campagna di equity crowdfunding su Crowdfundmecon l’obiettivo di raccogliere €80.000 a fronte del 6,3% di quote che significa quindi una valutazione pre-money di €1,2 milioni.
Nel corso del suo primo anno di attività, la società è riuscita da giugno 2016 ad oggi a vagliare il suo modello di business con 15 Gestori contrattualizzati, più di 100 città servite dal servizio di micro-raccolta, più di 100.000 tonnellate di rifiuti in asta e annunci per 10.000 tonnellate di materie prime derivanti da riciclo.
Processo di recupero semplificato
BorsinoRifiuti ha realizzato una piattaforma di contrattazione sui rifiuti, con la quale si può intercettare qualsiasi richiesta legata allo smaltimento proveniente dagli utenti registrati, che possono essere privati, aziende o gestori ambientali autorizzati. In tal modo, il processo del recupero o smaltimento rifiuti viene semplificato, sia per l’offerta (chi produce i rifiuti o i prodotti post-consumo), sia per la domanda (chi ha interesse a ritirare questo tipo di materiale).
Per la piattaforma Crowdfundme, si tratta della seconda campagna di equity crowdfunding lanciata quest’anno, dopo Winlivery il cui round di finanziamento è tuttora in corso. Il futuro di questa piattaforma sembra già scritto, pare che a breve sarà anche possibile aprire dei punti di raccolta in franchising. Gli oggetti possono avere molte più vite di quanto pensiamo e in ogni caso possono essere ancora utili anche da esausti. Smaltire i rifiuti in maniera intelligente non è più una possibilità ma deve iniziare a essere un atteggiamento comune per salvare il mondo e fare, in maniera intelligente, economia.
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