People’s Climate March: tutto il mondo in marcia per l’ambiente

PEOPLE’S CLIMATE MARCH. Domenica 21 settembre, in tutto il mondo, migliaia e migliaia di persone si sono date appuntamento per marciare contro i cambiamenti climatici: è la People’s Climate March, un evento internazionale che ha preceduto di due giorni il vertice dei capi di Stato sul medesimo tema. L’epicentro è stato New York, ma in tutte le principali città del mondo si sono tenuti eventi paralleli, tutti tesi a «creare un mondo con un’economia che funziona per la gente e per il pianeta». In poche parole, un’economia che sappia salvare il mondo dal cambiamento climatico.

AZIONI, NON PAROLE. Gli organizzatori della People’s Climate March sono consapevoli che un singolo meeting politico non può bastare per risolvere il problema del cambiamento climatico. Per questo motivo si è voluto mobilitare un’enorme mole di persone, cercando di organizzare un evento esteso di fatto a tutto il mondo, con un’unica gigantesca marcia: il motto della People’s Climate March infatti è «to do that, we need to act – togheter». Azioni, non parole.

SUMMIT ONU. Per le parole ci sarà invece spazio mercoledì 23 settembre, quando il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon incontrerà i capi di stato per discutere delle prossime scelte per fronteggiare il cambiamento climatico. L’obbiettivo del meeting è quello di indirizzare tutti gli stati presenti verso un’economia a basse emissioni di anidride carbonica.

LA MARCIA A ROMA. Ovviamente anche in Italia si sono tenute delle marce parallele alla People’s Climate March di New York. Il principale evento italiano si è tenuto a Roma, dove migliaia di persone si sono date appuntamento al Colosseo, da dove è partita una marcia in bicicletta verso i Fori Imperiali. Un pomeriggio di festa, con la partecipazione della presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, che insieme alla folla ha dato voce alle richieste al Governo italiano per degli interventi concreti in fatto di ambiente.