Parassiti del cane: quali sono i più pericolosi
Convivere con un cane è un’esperienza straordinaria, in grado di riempire la vita di amore e felicità, ma non bisogna dimenticare che prendersi cura della sua salute è un impegno che richiede dedizione e costante attenzione.
Sono molte le minacce che possono colpire il nostro amico a quattro zampe e, tra queste, i parassiti sono tra le più comuni e pericolose. Si possono distinguere in due grandi macrocategorie, quelli esterni (come pulci e zecche) e quelli interni (tra i quali tenie o ascaridi).
Non si tratta solo di insetti fastidiosi che possono arrecare qualche disturbo, ma il problema rischia di diventare serio, come nel caso della leishmaniosi cane: una malattia pericolosa trasmessa proprio da questi fastidiosi ospiti.
È importante quindi sapere quali sono i più comuni in circolazione, sia esterni che interni, così da riconoscere subito i segnali di un infestazione e intervenire per riuscire a proteggere il nostro amico a quattro zampe dalle complicazioni.
Quali sono i parassiti esterni più comuni
I parassiti esterni per quanto riguarda i cani sono quelli che maggiormente si conoscono, perché facilmente identificabili e, purtroppo, anche comuni. Tra i più famosi ci sono ad esempio le zecche: aracnidi che si nutrono del sangue del loro ospite e si trovano prevalentemente in ambienti erbosi o boschivi.
Nonostante questa prevalenza per un ambiente molto naturale, è facile trovare la loro presenza in giardini, parchi e talvolta persino nelle piccole piazzole erbose in città: insomma, ovunque possiamo lasciare che il nostro cane si avvicini.
Sono particolarmente pericolose perché, oltre a causare irritazioni, infiammazioni e dermatiti nel punto colpito, possono veicolare malattie come quella di Lyme e l’ehrlichiosi. Sono per fortuna di dimensioni modeste e facilmente visibili a occhio nudo.
Prestate solo attenzione a non cedere alla tentazione di toglierle a mano, perché questi fastidiosi parassiti hanno l’abitudine a infilare l’intera testa sotto pelle e il pericolo è quello di eliminare il corpo ma lasciare la testa all’interno del cane, aumentando così il rischio malattie, infezioni e infiammazioni. Rivolgetevi sempre a un veterinario.
Le pulci sono altri parassiti molto comuni e, persino queste, tendono ad annidarsi nel pelo dell’animale e nutrirsi di sangue. Ciò che le rende pericolose, oltre al solito rischio di malattie, è che sono molto piccole, difficili da vedere a occhio nudo, e tendono a infestare non solo l’animale ma l’intero habitat, comprese cucce, coperte e angoli della casa.
Anche in questo caso il consiglio è di rivolgersi a un veterinario, per sapere con attenzione come muoversi, e occuparsi successivamente a disinfettare ogni angolo di casa, prestando attenzione nei luoghi dove il cane è solito stare.
Per finire, non sottovalutare le zanzare, che portano rischio di filariosi cardiopolmonare, e agli acari delle orecchie, minuscoli parassiti che causano irritazioni nel canale uditivo e il conseguente rischio di infezioni a causa delle punture e dello sfregamento dovuto al grattarsi dell’animale.
Pappataci: quali sono i rischi di questo parassita
Qualche proprietario avrà sicuramente sentito parlare dei pappataci, spesso associati a pulci e zecche quando si compra qualche prodotto antiparassitario per animali. Si tratta di minuscoli insetti simili a zanzare che possono essere particolarmente pericolose.
Queste, infatti, sono una delle cause maggiori della leishmaniosi, una malattia potenzialmente letale sia per i pet che, in rari casi, per l’uomo. Solitamente poco visibili perché più piccole di zanzare e soprattutto perché preferiscono restare nascosti durante il giorno per muoversi durante la notte.
Non producono ronzio e questo li rende ancora più complicati da identificare. La loro puntura può introdurre il parassita nel flusso sanguigno del cane, dando inizio a un periodo di incubazione che può durare mesi o addirittura anni, durante il quale il cane può sviluppare vari sintomi come perdita di peso, febbre, problemi renali e lesioni cutanee.
Parassiti interni: dai vermi alla tenia, ecco i più comuni
Così come i parassiti esterni, addirittura quelli interni sono pericolosi anche se spesso meno presi in considerazione dai proprietari. Tra i più diffusi ci sono i vermi, che si suddividono in diverse categorie, ognuna con differenti caratteristiche.
Gli ascaridi, per esempio, sono vermi lunghi e sottili che vivono nell’intestino e si nutrono del cibo ingerito dall’animale, causando sintomi come diarrea, gonfiore addominale e rallentamento della crescita, soprattutto presenti nei cuccioli.
Gli anchilostomi, invece, sono parassiti che si attaccano alla mucosa intestinale e si nutrono del sangue del cane, provocando anemia, vomito e perdita di peso. I tricocefali sono riconoscibili per la loro forma simile a una frusta e infettano il cane attraverso il contatto con feci contaminate.
Infine, le tenie sono vermi piatti e segmentati che rappresentano un pericolo notevole. Si trasmettono spesso attraverso l’ingestione di pulci infette o carcasse, e, se non trattati, possono portare a diarrea cronica e malnutrizione.
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