No packaging. Fare la spesa “alla spina”
UN MONDO SENZA SCATOLE. Quanto risparmieremmo se potessimo acquistare solo ciò che realmente consumiamo, senza l’ingombro di inutili scatole e confezioni? I costi per la produzione degli imballaggi e il successivo smaltimento incidono sul prezzo di acquisto dal 20 al 70%. Rinunciare al packaging sarebbe un vantaggio anche in termini ambientali, poiché ridurrebbe in modo sensibile i rifiuti. Questo obbiettivo è tutt’altro che irraggiungibile, se consideriamo che, solo un secolo fa, la vendita dei cibi sfusi era la sola conosciuta.
UNA RETE VIRTUOSA A KM0. L’idea di negozi in cui sia possibile comprare prodotti “alla spina” si è diffusa in molti paesi e in particolar modo in Europa. In Italia è la città di Milano la più avanti da questo punto di vista. Questo tipo di sistema implica anche la nascita di una rete tra negozianti e produttori, poiché il prodotto venduto, specie se si parla di alimentari, è a Km0. Ciò comporta non solo il recupero di un tipo di economia locale quasi del tutto estinta nel mondo globale, ma anche un considerevole risparmio di CO2 se si considera che i prodotti non devono essere portati in luoghi lontani. Inoltre, i cibi fuori dal grande circuito dei supermercati non solo sono più freschi ma anche più buoni.
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