L’anomala ondata di caldo invernale in Spagna
Tradizione vuole che i Giorni della merla, ovvero gli ultimi giorno di gennaio, siano i più freddi dell’anno. In questo inizio di 2024, però, le temperature si sono dimostrate tutt’altro che basse; e anzi, proprio i Giorni della merla sono stati influenzati dall’anticiclone africano, ad aumentare in modo importante le temperature nella penisola italiana. Basti pensare al fatto che le mimose, come sottolineato da Coldiretti, sono fiorite con almeno un mese d’anticipo. Quelli che stiamo vivendo sono in effetti giorni dal clima primaverile, che sta cancellando quasi un mese d’inverno, con temperature più alte della media e assenza di precipitazioni. Certo, le temperature eccezionalmente alte d’inverno passano più inosservate rispetto a quelle estive, che portano con sé parecchi disagi in più nella vita quotidiana. Ma va detto che in alcuni casi è davvero impossibile trascurarle: si pensi per esempio all’ondata di caldo invernale che ha travolto la Spagna e in parte anche la Francia in questi ultimi giorni.
L’ondata di caldo invernale in Spagna
E di certo in Spagna si può parlare senza timore di sbagliare di una vera e propria ondata di caldo invernale, con temperature che, dal punto di vista climatico e ambientale, devono spaventare almeno quanto quelle “da record” della scorsa estate. E del resto le stesse temperature toccate in Spagna mostrano valori mai registrati in Europa nel mese di gennaio: nella provincia di Valencia, a Gavarda, il termometro è arrivo alla massima di 30,7 gradi, con una temperatura che quindi non è invernale e nemmeno primaverile, ma decisamente estiva. L’ondata di caldo invernale ha colpito buona parte del Paese, con oltre 400 stazioni meteorologiche che hanno registrato un valore al di sopra dei 20 gradi: si parla di una massima di 28,5 a Murcia, di 27,8 gradi a Malaga, e via dicendo, per arrivare ai 20 registrati domenica 20 sulle pisce da sci dei Pirenei. Niente di simile è accaduto nei decenni passati, e a confermarlo è anche il monitoraggio climatico europeo Copernicus, che sottolinea l’eccezionalità di questa ondata di caldo invernale, la quale peraltro non si è fatto sentire unicamente in Spagna: anche in Francia le temperature registrate in questi giorni sono decisamente sopra alla media stagionale.
Temperature anomale anche in Francia
I record spagnoli trovano riscontro anche nella Francia Meridionale: si parla infatti dei 23,5 gradi degli Alti Pirenei, in località come Tarbes, dei 22,9 gradi di Béziers, dei 22,8 di Barbonne, e soprattutto dei 25,6 gradi di Vives, arrivando così a un millimetro dal record precedente: nel 2013 erano infatti stati registrati 26,3 gradi a Eus. E se in Francia meridionale è – climaticamente parlando – primavera inoltrata, la situazione è analoga a Parigi: gli abitanti della capitale, alle 6 del mattino del 24 gennaio, si sono svegliati con una temperatura di 15 gradi, cosa che per l’appunto è normale nel mese di aprile, e non prima.
Verso un’estate caldissima?
L’ondata di calore che sta colpendo l’Europa occidentale ha e avrà conseguenze evidenti sulla flora e ovviamente anche sull’agricoltura, con fioriture anticipate che potrebbero essere compromesse dagli sbalzi termici delle prossime settimane (quando probabilmente l’inverno “tornerà”). Di certo, di fronte a queste temperature anomale, viene da pensare alla prossima estate, sapendo che alcune indagini hanno già messo abbondantemente in guardia sulle punte di calore del 2024: stando al Met Office britannico, il 2023 sarà infatti un ulteriore anno da record, capace quindi di superare il 2023, ovvero l’anno più caldo mai registrato fino a oggi.
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