Quelle nuove centrali a gas italiane ed europee
L’Italia e gli altri big europei si sono impegnati ad affrontare abbastanza speditamente la propria transizione energetica. Sulla carta, la decarbonizzazione dovrebbe essere già fortemente in corso. Come potrebbe essere altrimenti? Basti pensare al fatto che durante il G7 dello scorso anno Italia, Gran Bretagna e Germania si sono impegnate per decarbonizzare completamente o perlomeno in gran parte il proprio settore energetico entro il 2035. Insomma, in poco più di un decennio dovremmo poggiarci quasi unicamente su fotovoltaico, eolico, idroelettrico e altre fonti green. Eppure, a guardare effettivamente la situazione sul territorio, la transizione energetica sembra ancora lontana all’orizzonte. Tanto più che, a quanto pare, ci sono progetti che guardano da tutt’altra parte: in Italia come altrove in Europa, infatti, ci sono sia nuove centrali a gas in costruzione, sia altre centrali a gas in via di progettazione. E non sono poche, come sottolineato da un nuovo rapporto di Beyond Fossil Fuels.
Centrali a gas senza scadenza e in costruzione
Si potrebbe pensare che, puntando a dei settori energetici decarbonizzati nel giro di un decennio, si sia proceduti con l’importare una data di scadenza per buona parte degli impianti energetici inquinanti, alimentati cioè da combustibili fossili. Non è invece così: come spiega Beyond Fossil Fuels nel suo rapporto, solamente il 2% delle centrali a gas in funzione in Europa ha già una data prefissata per la chiusura. Tutte le altre, virtualmente, non hanno una data di scadenza. Ma c’è di peggio: oltre a non avere annunciato la data di chiusura del 98% delle centrali elettriche a gas, i governi sembrano avere premuto sull’acceleratore per la costruzione di nuovi impianti di questo tipo. In tutto, a livello europeo, sarebbero in arrivo 72 nuovi GW di capacità installata a gas. Alla faccia degli impegni presi per il 2035: se tutti questi progetti andranno effettivamente in porto, la capacità europea basata sulle centrali a gas sarà destinata ad aumentare del 27%.
L’Italia tra i Paesi più fedeli al gas fossile
Qual è il Paese in Europa con la capacità installata a gas più alta? Proprio così, è l’Italia: sulla nostra penisola ci sono infatti 43,2 GW di potenza installata. Un bel po’ di più del secondo posizionato, ovvero del Regno Unito, con 36,2 GW; e del terzo posizionato, ovvero la Germania, con 28,3 GW. Non contenta di essere il Paese che sfrutta maggiormente il gas fossile, l’Italia si trova anche nel podio dei Paesi che stanno pianificando o costruendo il numero più alto di nuove centrali a gas. Attualmente si è lavoro per 7,4 nuovi GW, dei quali 4,2 pianificati e ben 3,1 in costruzione; poco più stanno facendo il Regno Unito, con 8,3 GW, e la Germania, con 8,6 GW. Va detto che c’è anche un altro Paese europeo che ha in cantiere oltre 7 nuovi GW di potenza installata: si parla della Polonia, la quale però per il momento vanta una capacità installata ben 13 volte inferiore alla nostra.
Ecco che allora, mentre il Paese si è impegnato a installare circa 190 GW di impianti rinnovabili entro il 2035 per lasciarsi alle spalle i combustibili fossili, le centrali a gas sono invece destinate ad aumentare. Come ha spiegato Alexandru Mustață, “la mancata sincronizzazione dei piani industriali europei con l’imperativo di combattere i cambiamenti climatici non farà altro che rendere la transizione energetica inutilmente costosa e caotica”.
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