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Animali

Nuova specie di raganella nelle Ande

La fugace comparsa della raganella Wolverine

La raganella della Ande

In una remota zona della principale catena montuosa sudamericana è comparsa una nuova specie di raganella, un anfibio caratterizzato da una colorazione scura lievemente puntinata di giallo; uno dei suoi principali tratti distintivi consiste nella presenza di un artiglio alla base del pollice, una sorta di arma naturale che permetterebbe all’animale di difendersi dai predatori e combattere contro i potenziali “rivali” durante la stagione degli accoppiamenti.

Gli aspetti suddetti hanno fatto sì che gli esperti del settore abbiano chiamato questo nuovo esemplare con il nome di rana Wolverine; in passato, solamente altri tre esemplari sembrarono avere una sorta di legame di parentela con questa raganella, in base alla scoperta dello scienziato David Hillis a cui i naturalisti hanno dedicato il nome scientifico della rana Wolverine, esattamente Hyloscirtus hillisi. I particolari colori di questo interessante esemplare rendono l’anfibio capace di mimetizzarsi nell’ambiente locale, in particolar modo fra le piante e le acque dei torrenti, spesso scure e cariche di fanghiglia.

Tutta la bellezza biologica della raganella delle Ande

Il colore particolare ed entusiasmante e la presenza dell’artiglio fanno da cornice a tutta la bellezza di questa raganella, un esemplare unico che con le foto più ravvicinate appare addirittura maestoso; le zampe sono molto slanciate, mentre gli occhi spiccano per una colorazione gialla dalla tonalità accesa. La raganella delle Ande ricorda vagamente un essere alieno, almeno quello tipico raffigurato dall’immaginario cinematografico da sempre intento a esaltare la “pelleliscia, lucida e viscosa, un deterrente per qualsiasi sguardo che per i naturalisti è solo un ottimo motivo per definire questo esemplare meritevole di salvaguardia.

L’habitat ideale della raganella delle Ande non è ancora del tutto chiaro e nessuno scienziato si è ancora sbilanciato nel rendere palesi eventuali ipotesi o teorie; non resta che sfruttare la correlazione biologica con i precedenti esemplari scoperti da Hillis nei remoti anni ’80, sempre nei pressi delle Ande. Le poche nozioni a disposizione e l’indiscutibile unicità della raganella Wolverine rimandano eventuali approfondimenti a un prossimo futuro che purtroppo rischia di non arrivare a causa della probabile e repentina scomparsa della rana, un’apparizione fugace che potrebbe lasciare l’umanità ingabbiata nella sua sete di conoscenza.

Il rischio di estinzione

A poco tempo dalla sua scoperta la nuova raganella delle Ande potrebbe già scomparire, una vera tragedia per tutti i naturalisti che lavorano nel settore oltre che per la stessa specie; le cause sono da imputare ancora una volta all’uomo, intento nell’eseguire nei pressi delle Ande frequenti scavi a scopo estrattivo. La continua presenza di mezzi meccanici e la conseguente distruzione della foresta non fanno che compromettere sensibilmente l’habitat della raganella Wolverine che non trova più le condizioni ideali per riprodursi. Attualmente, l’area che presenta le caratteristiche ideali per la vita di questa specie è molto ristretta ed è circoscritta alla Cordillera del Condor, una zona poco frequentata e selvaggia che enfatizza ancora di più la fortunosa scoperta.David Hillis deve la sua fama di biologo alle sue ricerche sull’evoluzione molecolare di alcune specie viventi, in modo particolare degli anfibi; il suo contributo è stato fondamentale per comprendere i cambiamenti che hanno interessato la rana nel mondo nel corso del tempo. La scoperta della raganella Wolverine non è dunque fine a se stessa ma potrebbe avere un’importanza notevole in ambito evolutivo, definendo quello che è il preciso percorso intrapreso della natura; le attuali difficoltà nel reperire esemplari e testimonianze sono più di un campanello d’allarme che rischia di compromettere le conoscenze relative al più recente passato, oltre a negare la possibilità di sapere in anticipo ciò che potrebbe accadere in futuro. In tal senso, la raganella Wolverine assume subito un ruolo importante nella biologia; gli anfibi sono tra i primi esseri viventi a essere comparsi sul pianeta e la loro estinzione non è certo di buon auspicio neppure per l’umanità.