Mobiltà urbana: entro il 2030 due auto su tre saranno elettriche
Entro il 2030 il 66% dei veicoli circolanti in città sarà elettrico. È questa la previsione che emerge dal report “Integrated perspective on the future mobility“, un’analisi sul futuro della mobilità sostenibile stilata dalla Bloomberg New Energy Finance in collaborazione con la McKinsey & Company.
Secondo il documento, le auto elettriche potrebbero presto invadere le grandi metropoli europee come Londra, Amsterdam o Stoccolma, fino a coprire i 2/3 del parco veicoli circolante entro i prossimi 15 anni. Le ragioni di tale diffusione sarebbero da ricercare in vari fattori che influenzeranno il mercato dell’automobile da qui al 2030 in modo sempre più incisivo.
Innanzitutto peserà la crescente attenzione verso il tema della mobilità sostenibile e della riduzione delle emissioni, sia da parte delle istituzioni che dei privati. Nelle grandi città europee sono già in corso diversi progetti che ruotano intorno alla propulsione a energia elettrica, come il prototipo della “strada solare” fra Parigi e Rennes o l’autostrada “intelligente” di Roosegaarde, in Olanda, dotata di corsia di ricarica wireless per auto elettriche.
Ai progressi della tecnologia e alla riduzione dei suoi costi si aggiunge inoltre una maggiore sensibilità da parte dei cittadini, sempre più attenti alle questioni “green”. Ciò comporterà che, inevitabilmente, una grossa parte delle auto in circolazione, dovrà essere distrutta o venduta. Sfruttando le opportunità offerte dalle aziende che consentono la vendita di auto usate online, molti cittadini italiani ed europei hanno infatti deciso di vendere i propri mezzi per passare a veicoli più moderni ed efficienti. Altri hanno invece optato per soluzioni ancora più drastiche e sostenibili come il car sharing o il car pooling che, in base alle stime del rapporto, nel 2030 supporteranno oltre metà degli spostamenti urbani nelle grandi città.
Le prospettive della mobilità urbana
Secondo gli analisti della Bloomberg New Energy Finance e della McKinsey & Company, tuttavia, la mobilità urbana non subirà grosse rivoluzioni in termini di sistemi di trasporto, l’unica differenza sarà la diffusione capillare dei veicoli elettrici soprattutto nelle grandi metropoli e nelle aree urbane più ricche.
Questo aspetto è naturalmente dovuto ai costi elevati delle auto a motore elettrico che, nonostante gli incentivi, resteranno ancora per qualche anno un’esclusiva per le fasce di popolazione più agiate.
Tuttavia, i prezzi sembrano destinati a calare rapidamente, come dimostrano i dati sul costo medio delle batterie agli ioni di litio, che nel 2015 sono crollati del 65% passando da 1.000 dollari/kWh a soli 350 dollari/kWh.
Secondo le stime degli analisti statunitensi, entro il 2030 il costo delle batterie agli ioni di litio scenderà ulteriormente fino a toccare i 100 dollari/kWh; una soglia che potrebbe determinare la definitiva stabilizzazione dei prezzi delle auto elettriche a un livello finalmente più accessibile.
Nessuna rivoluzione è invece prevista nei Paesi in via di sviluppo, che pagano la crescita esponenziale della loro economia, la selvaggia urbanizzazione e i bassi salari; tre fattori limitanti per qualunque iniziativa di mobilità sostenibile. Per Paesi come Messico, Cina o India, l’unica prospettiva a breve termine resta dunque lo sviluppo di una rete di mezzi pubblici elettrici che consenta di ridurre il traffico e l’inquinamento atmosferico nelle aree metropolitane.
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