Meliloto: cos’è e quali sono i benefici
Il Meliloto è una pianta officinale che possiede comprovate proprietà terapeutiche utili a trattare l’insufficienza venosa e linfatica, favorire la microcircolazione, contrastare la ritenzione idrica e la cellulite e svolgere un’azione cicatrizzante e sedativa.
Il nome scientifico del Meliloto è Melilotus officinalis, ed appartiene alla famiglia delle Fabaceae. E’ chiamato anche erba vetturina gialla, lupinella o trifoglio cavallino, perchè simile al semplice trifoglio e molto amato dai cavalli che ne sono ghiotti.
Noto per le sue qualità già nell’antica Grecia, deve il suo nome all’unione di due termini, “meli” che in greco sigifica miele, e “lotos”, nome comune a molte erbe che indicava anche la biada e il trifoglio: questa pianta infatti è molto mellifera e da sempre è una ricca fonte di nettare e polline per le api e di foraggio per il bestiame.
Ha anche proprietà aromatizzanti: le foglie, una volta essiccate, vengono utilizzate per preparare liquori, insaporire formaggi, carni, alcuni tipi di birra e aromatizzare alcune qualità di tabacchi.
Vediamo di seguito cos’è e a cosa serve il Meliloto.
Meliloto: cenni botanici e coltivazione
Il Meliloto è una pianta erbacea annuale o biennale, molto rustica, spontanea, diffusa quasi ovunque nel mondo. In Italia cresce in tutte le regioni fino ai 600 m di altitudine, in particolare nei terreni calcarei, nei campi e nei terreni incolti, lungo i bordi delle strade e i corsi d’acqua. In condizioni ottimali può raggiungere fino a 80 cm di altezza.
Il fusto è cavo, esile e sottile, eretto, molto ramificato, ricoperto da foglie alterne ciascuna composta da tre foglioline, di forma lanceolata e con margine dentellato. I fiori sono molto piccoli, gradevolmente profumati di miele e vaniglia, di colore giallino, raggruppati in infiorescenze a racemo e si raccolgono in primavera, prima della completa fioritura, quando la concentrazione dei principi attivi è massima.
Proprietà e benefici del Meliloto
Le principali componenti farmacologiche del Meliloto sono: cumarine, flavonoidi, tannini e sapogenine che si ottengono dall’essiccazione delle sommità fiorite e delle foglie.
Queste sostanze conferiscono alla pianta proprietà drenanti e vaso-protettrici, per cui viene raccomandata in caso di insufficienza venosa e linfatica, fragilità capillare, in presenza di edemi agli arti inferori, vene varicose, flebiti, cellulite e gambe gonfie e pesanti.
Svolge anche un’azione antinfiammatoria, antispasmodica e leggermente sedativa, per cui risulta molto efficace per contrastare i disturbi digestivi, l’agitazione, l’insonnia e la cefalea.
Il Meliloto possiede inoltre proprietà cicatrizzanti, astringenti e lenitive e viene utilizzato in cosmesi per realizzare pomate per favorire la circolazione, creme contro le irritazioni della pelle, colliri e collutori.
In omeopatia il Meliloto viene utilizzato in caso di emorroidi, di epistassi, e per i problemi legati al ciclo mestruale e alla menopausa, come ciclo irregolare o troppo abbondante, vampate di calore e mal di testa.
Meliloto: modi d’uso
Per godere dei benefici del Meliloto si può preparare un delizioso e profumato infuso: si mette un cucchiaio raso di fiori e foglie fatti precedentemente seccare in una tazza di acqua bollente, lo si lascia in infusione per una decina di minuti e lo si filtra. Se ne possono bere due o tre tazze al giorno, preferibilmente dopo i pasti.
Nelle preparazioni si utilizza l’estratto secco titolato in cumarine, perchè la titolazione è l’unico sistema per avere un’indicazione precisa della concentrazione del principio attivo. In questo caso si possono assumere 300-500 mg di estratto secco titolato in cumarine minimo 20%.
Per quanto riguarda la tintura madre ne occorreranno 30-50 gocce sciolte in poca acqua, due volte al giorno.
Controindicazioni del Meliloto
Il Meliloto non ha particolari effetti collaterali, salvo ipersensibilità individuale a qualcuno dei suoi componenti, ma vanno sempre seguite le dosi consigliate, perchè quantità elevate potrebbero causare nausea e cefalea. E’ inoltre sconsigliato in gravidanza e se si assumono farmaci anticoagulanti o salicilati.
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