Mattoncini sostenibili, la sfida della LEGO
La Lego, sta investendo milioni di dollari in ricerca per trovare dei nuovi materiali sostenibili per i suoi iconici e leggendari mattoncini di plastica. La ricerca dei mattoncini sostenibili rappresenta per la società danese non solo l’opportunità per costruire dei giocattoli ancora migliori, ma anche per fare un passo in avanti e gettare delle nuove basi nell’industria della plastica.
150 milioni di dollari per dei mattoncini sostenibili
L’anno scorso la Lego ha detto che avrebbe speso un miliardo di corone danesi (circa 150 milioni dollari) per sviluppare nuovi materiali che trasformino i classici mattoncini, in mattoncini sostenibili e anche per modificare i materiali di imballaggio. A questo scopo sono stati già assunti cento nuovi ingegneri a cui è stato affidato il compito di pensare e sviluppare idee alternative al petrolio e ai suoi derivati.
La apple dei giocatoli
Si tratta di una grande e complessa sfida per la Lego che è stata definita dalla rivista Fast Company la Apple dei giocattoli e che è passata dal quasi fallimento del 2003 al sorpasso nel 2014 del principale competitor Mattel. Proprio in questi anni in cui la Lego ha costruito (o ricostruito) il suo impero la società si è anche spesa per ridurre la sua impronta ecologica, per esempio investendo in parchi eolici per compensare l’energia utilizzata nelle fabbriche, nel tentativo di raggiungere il suo obiettivo di utilizzare il 100% di energia rinnovabile entro il 2020.
Scatole più piccole
Tra il 2013 e il 2014 la Lego ha anche ridotto le dimensioni delle sue scatole in media del 14 %; una riduzione che, stando alle dichiarazioni della portavoce Kathrine Bisgaard Vaso è valso, solo nel 2015 a circa 7.000 tonnellate in meno di cartone usato. La portavoce ha poi aggiunto: “Nel 2015, abbiamo raggiunto il più alto livello di riciclaggio dei rifiuti, arrivando al 93 % e abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di utilizzare il 100% carta certificata nelle nostre operazioni di imballaggio.”
Ripensare la filiera
“E ‘emozionante vedere una società ripensare la filiera tradizionale e dedicare delle risorse per la ricerca d’avanguardia e lo sviluppo di nuovi materiali responsabili”. Lo afferma Kim Holmes, direttore senior del riciclaggio presso la SPI: The Plastics Industry Trade Association. Che poi aggiunge: “Come associazione di settore uno dei nostri obiettivi è che importanti aziende come Lego, The Coca-Cola Company investano in riciclaggio e sostenibilità e contribuiscano a creare un circolo virtuoso di comportamenti e atteggiamenti che si spera possano essere presi da esempio”.
Alla ricerca del materiale perfetto
Quindi, quali materiali sono presi in esame dai ricercatori Lego per trovare la ricetta perfetta per produrre dei mattoncini sostenibili? Sempre la Bisgaard Vaso ha detto che è ancora troppo presto per dire quali materiali sostituiranno plastica tradizionale, di certo è possibile sostenere che la sicurezza e la qualità dei nuovi mattoncini sostenibili avranno la priorità nel progetto. L’obiettivo, oltre ad abbassare la propria impronta ecologica è quello di scovare dei materiali che al tatto e alla vista non risultino diversi da quelli utilizzati oggi.
Qualità rinnovabile
“I mattoncini Lego sono realizzati con i materiali plastici di altissima qualità, che è molto funzionale e durevole come materiale. Tuttavia, le attuali materie prime che utilizziamo per la produzione di mattoncini Lego sono a base di petrolio che è una risorsa finita e non rinnovabile “ ha detto sempre la portavoce che ha poi concluso: “Siamo alla ricerca di un nuovo materiale che non sia un derivato del petrolio. Il nostro obiettivo è quello di avere un impatto positivo sul pianeta”.
A questo punto non resta che registrare le nobili intenzioni della Lego e attendere sviluppi. La casa danese non è nuova a idee geniali e creative quindi oltre a essere fiduciosi siamo anche parecchio curiosi di conoscere cosa tirerà fuori dal cilindro la “apple dei giocattoli”
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