L'evoluzione della mobilità elettrica sarà bloccata dalla mancanza di colonnine di ricarica?
Auto elettriche

L’evoluzione della mobilità elettrica sarà bloccata dalla mancanza di colonnine di ricarica?

Complessivamente, in Italia ci sono 211.335 automobili elettriche. Nello specifico, 109.053 sono automobili elettriche vere e proprie, mentre 102.282 sono invece modelli ibridi. Nel 2021, complice l’incentivo statale, si sono vendute circa 100mila auto elettriche, ben oltre le aspettative di diversi osservatori. Insomma, il mercato dei veicoli a batteria è in forte crescita, e non può essere altrimenti, vista anche la decisione di vietare la vendita di automobili a benzina e diesel entro il 2035. Ma è vero anche che la crescita del comparto deve essere ancora più forte, eliminando per quanto possibile gli ostacoli che si pongono di fronte al consumatore che desidera acquistare un’automobile nuova. Attualmente, stando a un sondaggio della società di consulenza AlixPartners, fatto nei 7 Paesi che attualmente rappresentano da soli l’85% delle vendite globali di veicoli elettrici, a frenare le vendite ci sono 5 fattori principali: di questi, uno è relativo al prezzo di acquisto, mentre gli altri 4 hanno tutti a che fare con le questioni di ricarica. Proprio così: tantissime persone non desiderano acquistare delle auto EV per il timore di non trovare poi al momento dei bisogno delle colonnine di ricarica. E questa paura, va detto, non è del tutto infondata.

Quante colonnine di ricarica sono necessarie per permettere la rivoluzione elettrica?

Secondo l’Economist nel 2021 si contano 6 milioni di persone che hanno deciso di acquistare un’automobile elettrica. Si tratta di una fetta importante, ma ancora decisamente minoritaria, degli acquirenti di auto, pari all’8% totale. Entro il 2050 si dovrà arrivare al 100%, e per questo tanti produttori, con Elon Musk in prima linea, si dicono assolutamente pronti a incrementare la produzione. Il problema però è che a rallentare questa evoluzione potrebbe essere non tanto la mancanza di auto elettriche, quanto invece la mancanza di colonnine di ricarica. Attualmente, stando sempre all’Economist, nel mondo ci sono 1,3 milioni di caricabatterie pubblici. Entro il 2030 ne serviranno 40 milioni, e entro il 2050, per raggiungere gli obiettivi prefissati, dovranno essere 200 milioni. Gli investimenti necessari sono enormi: da qui al 2030 si parla di circa 90 miliardi di dollari all’anno.

Ma come si calcola il numero minimo di stazioni di ricarica pubbliche? La Commissione Europea afferma che ci dovrebbe essere una colonnina di ricarica pubblica ogni 10 veicoli. Oggi in Unione Europea ce ne sono la metà, a essere ottimisti. Va poi detto che non tutte le colonnine pubbliche presenti sono effettivamente disponibili: molte per esempio sono “occupate” da veicoli non elettrici parcheggiati negli spazi riservati alle auto elettriche. Stando a uno studio Volkswagen, meno del 40% del milione punti di ricarica presenti in Cina sarebbe effettivamente disponibile, guardando a un qualunque momento della giornata.


Dove ricaricare l’auto

Indubbiamente la possibilità di ricaricare la propria auto elettrica a casa, o nel parcheggio sotto casa, è assolutamente un vantaggio da non trascurare. Secondo una ricerca del Boston consulting group, quelle effettuate a casa o sul posto del lavoro hanno costituto circa il 75% delle ricariche totali negli Usa, il 70% in Europa e il 60% in Cina. Ma non si può certamente pensare che la totalità della popolazione nei prossimi anni potrà fare affidamento sulla disponibilità strutturale di un punto di ricarica presso la propria dimora.

Spingere sull’aggiornamento dell’infrastruttura stradale è quindi essenziale, anche in Italia, dove al momento si contano meno di 25mila punti di ricarica, dei quali oltre il 12% risulta attualmente non attivo, non essendo ancora collegata alla rete elettrica.