Limite di velocità a 30 chilometri orari in città: quali sono i vantaggi?
Pochi giorni fa, durante la terza edizione di MobilitARS a Bologna – un simposio dedicato alla mobilità sostenibile – è stata avanzata una proposta di legge nazionale che sta facendo e farà discutere. Non si tratta certo di una novità assoluta: in passato sono già state fatte proposte simili, e ci sono città italiane ed europee che hanno già scelto di affrontare questo tragitto. Si parla della proposta per imporre il limite di velocità a 30 chilometri orari in tutte le città italiane, firmata da una lunga lista di associazioni. Si parla infatti di Legambiente, FIAB, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Amodo, Clean Cities, Asvis e Fondazione Michele Scarponi. A creare la proposta nel concreto è stato Andrea Colombo, ex assessore alla mobilità di Bologna: il testo prevederebbe l’applicazione generale del limite di velocità a 30 chilometri orari in città, eccezion fatta per le strade a scorrimento veloce, in cui varrebbe invece il limite di 50 chilometri all’ora. Altri punti della proposta di legge sarebbero l’adeguamento dell’insfrastruttura stradale per moderare sia il traffico che la velocità, il rafforzamento dei controlli e la realizzazione di apposite campagne di educazione e comunicazione verso la cittadinanza. Ma quali sono le città che hanno già optato per l’introduzione del limite generale dei 30 chilometri all’ora, e quali sono i vantaggi aspettati?
Chi vuole il limite di velocità a 30 chilometri orari
Come anticipato, questa non è la prima volta in cui viene proposta un’iniziativa di questo tipo. Si pensi per esempio alla campagna #Love30 che era stata organizzata nel maggio del 2021 in occasione della Settimana mondiale della sicurezza stradale voluta dalle Nazioni Unite, appoggiata tra gli altri dall’Unione Italiana Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica. E c’è anche chi dalle parole è già passato ai fatti, con Milano che si è già impegnata a introdurre a partire dal 1° gennaio del 2024 il limite di 30 chilometri orari in tutta la città. La decisione del consiglio comunale presieduto da Beppe Sala va quindi ad allargare a tutto spiano le già presenti “Zone 30”, che attualmente costituiscono circa il 15% del totale del territorio comunale. Altre grandi città hanno già fatto questo passo: le pioniere sono state Bruxelles e Parigi, rispettivamente dal gennaio e dall’agosto del 2021. Altre città che si sono impegnate a introdurre il limite di velocità a 30 chilometri orari in tutte le strade sono Londra, Valencia, Bilbao, Grenoble, Helsinki, Zurigo Lille e Graz, nonché la stessa Bologna, che dovrebbe avviare il nuovo corso a partire dal prossimo mese.
Perché abbassare la velocità in città? I vantaggi
Ma quali sono i motivi di abbassare il limite di velocità in città a 30 chilometri all’ora? Non ci si mette forse già abbastanza tempo nell’attraversare i centri urbani nelle ore di punta? In realtà, va sottolineato il fatto che gli esperimenti già fatti hanno dimostrato che ridurre la velocità massima in città permette al contrario di facilitare lo scorrimento del traffico, riducendo le code. Il principale vantaggio è ovviamente quello di ridurre il numero di incidenti stradali nonché la loro gravità: spostandosi a una velocità inferiore ai 30 chilometri orari le probabilità di avere a che fare con sinistri mortali o gravi sono molto ridotte.
Va poi detto che meno velocità si traduce in minore inquinamento, sia atmosferico, con meno emissioni, sia acustico, con meno rumore. D’altra parte una città in cui le automobili vanno più piano è un luogo in cui è più facile, più sicuro e più bello muoversi a piedi o in bicicletta: il limite di velocità a 30 chilometri orari in città può quindi incentivare – da tanti punti vista – la mobilità alternativa, mettendo da un certo punto di vista l’auto in secondo piano.
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