Lampedusa: in programma la costruzione di un potente radar militare
UN SISTEMA INCROCIATO DI RADAR. Gli abitanti di Lampedusa sono già sul piede di guerra per la costruzione da parte della marina militare di un sistema incrociato di radar che porterà nell’isola un’enorme quantità di onde elettromagnetiche, con conseguenze imprevedibili per l’ambiente. I lavori sono partiti il 15 luglio e prevedono la realizzazione di due sistemi: uno a Cala Ponente, l’altro nella base siciliana di Augusta a Sigonella. La rete di ripetitori creerà un campo magnetico attorno a Lampedusa, da qui la preoccupazione degli abitanti che, come già successo con il Muos di Niscemi in Sicilia, sono pronti a dare battaglia.
UN ACCORDO MILIONARIO. Il radar di Lampedusa fa parte di un contratto di 260 milioni di euro tra la seconda divisione di Teledife, la direzione generale delle Telecomunicazioni, dell’Informatica e delle Tecnologie Avanzate del ministero della Difesa, e il gruppo Finmeccanica. Se tutto si sa sul piano degli affidamenti per quel che riguarda le procedure autorizzative, l’impatto ambientale e i dati relativi alle emissioni di onde elettromagnetiche, rimane coperto dal segreto militare il programma. Ciò che è dato sapere è che la costruzione del radar di Lampedusa fa parte di un pacchetto di altri interventi da realizzare in Sicilia per il monitoraggio della difesa aerea e navale.
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