Lampadine a risparmio energetico: cosa fare se si rompono
DISTANZA DALLE LAMPADINE. Tutti noi utilizziamo in casa lampadine a risparmio energetico. Ci consentono di ricevere bollette meno salate, ma, se non vengono utilizzate con saggezza, possono essere rischiose per la nostra salute. Prima di tutto dovremmo ricordarci di non stare troppo vicini a queste lampadine: uno studio condotto a Zurigo e pubblicato dall’Ufficio Federale della sanità pubblica svizzera quantifica in 30 centimetri la distanza minima da mantenere. Le lampade a risparmio energetico creano infatti un campo elettromagnetico che a lungo termine potrebbe causare eritemi ed infiammazioni. Ovviamente il problema non si pone per i lampadari; bisogna invece stare attenti nel caso di abat jour e lampade da scrivania.
IN CASO DI ROTTURA. Il rischio più alto riguarda però la loro possibile rottura. Contengono infatti una minima quantità di mercurio, un elemento tossico sia per l’uomo, sia per l’ambiente. Se per caso una delle nostre lampadine si dovesse rompere, sarà opportuno seguire i consigli dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente americana (Epa):
• far uscire dalla stanza bambini, donne in gravidanza e animali domestici
• aerare la stanza per una decina di minuti, e in caso spegnere il condizionatore
• indossare guanti, mascherina e occhiali protettivi
• evitare l’uso dell’aspirapolvere, che potrebbe disperdere nell’aria il mercurio
• aiutarsi con del nastro adesivo per raccogliere i pezzi di vetro più piccoli
• riporre i frammenti in contenitori ermetici, come vasetti o sacchetti di plastica
• pulire la superficie della rottura con un panno umido, da buttare poi insieme ai frammenti
• portare i rifiuti nelle piazzole ecologiche del nostro Comune
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