La mobilità sostenibile può aumentare del 4,7% il Pil globale
Il documento sulla mobilità sostenibile presentato all’Onu
Il rispetto dell’ambiente va sempre più a braccetto con lo sviluppo economico e sociale. A confermarlo ancora una volta è stato un rapporto presentato al segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon da un gruppo consultivo di alto livello: nel documento si dichiara infatti che una conversione sostenibile del sistema di trasporto globale permetterebbe dei risparmi fino a 70mila miliardi di dollari entro il 2050. Di certo gli investimenti annui per mettere in campo questa rivoluzione verso la mobilità sostenibile non sarebbero esigui. Il gruppo consultivo parla infatti di 2.000 miliardi di dollari ogni 12 mesi, cifra che però non sarebbe molto distante da quella dell’attuale business as usual, la quale è compresa tra i 1.400 e i 2.100 miliardi di dollari.
Mobilizing Sustainable Transport for Development
«Immagina delle città con strade tranquille, con aria pulita, con un accesso semplice ed equo al mondo del lavoro e dell’educazione, e con una vibrante vita sociale». Inizia così il documento Mobilizing Sustainable Transport for Development, redatto da un gruppo consultivo formato da rappresentanti del settore stradale, ferroviario, aereo, marittimo, pubblico e delle associazioni. Lo studio calca la mano sui benefici economici di un sistema di mobilità sostenibile mondiale: la creazione di terminal portuali integrati, una migliore pianificazione degli aeroporti e un efficientamento dei regolamenti per i valichi di frontiera potrebbero produrre un aumento del Pil globale pari a 2.600 miliardi di dollari, ovvero a 4,7 punti percentuali.
Le responsabilità degli attuali sistemi di trasporto
Allo stato attuale delle cose, secondo le cifre dell’Onu, il settore dei trasporti è responsabile di circa il 23% delle emissioni di gas serra legate al settore energetico. Ma a spingere verso un’evoluzione del settore sono anche molte altre cifre: ogni anno, per esempio, muoiono 1,24 milioni di persone in seguito ad incidenti stradali. A causa dell’inquinamento dei mezzi di trasporto, invece, 3,5 milioni di persone scompaiono prematuramente. Guardando invece al puro dato economico, il traffico intenso pesa per lo 0,7% sul Pil degli Stati Uniti, per il 2% sul Pil dell’Europa e tra il 2 e il 5% del Pil dell’Asia. In alcune metropoli delle economie emergenti, invece, questo dato arriva persino a sfiorare il 10%: è il caso di città trafficatissime come San Paolo e Pechino.
Le dieci raccomandazioni del gruppo consultivo
Ponendo dunque l’attenzione su temi caldi come la sicurezza stradale e l’impatto climatico, gli esperti del gruppo consultivo hanno sottoposto all’Onu dieci raccomandazioni per implementare la mobilità sostenibile:
- La pianificazione, le politiche e gli investimenti relativi al settore dei trasporti devono essere basati su tre piani di sviluppo sostenibile, quali lo sviluppo sociale, l’impatto ambientale e la crescita economica.
- Tutti gli impegni per la creazione di un settore dei trasporti sostenibile devono essere integrati con uno sviluppo delle modalità di trasporto
- È necessario creare delle strutture di governo istituzionali per promuovere effettivamente il trasporto sostenibile
- Attraverso delle partnership internazionale, bisogna favorire soprattutto nei paesi in via di sviluppo la formazione di figure in grado di pianificare e implementare il nuovo sistema
- Raddoppiare gli sforzi per prevenire gli incidenti stradali
- Incoraggiare l’informazione e l’impegno del pubblico come partner cruciale per l’evoluzione del settore dei trasporti.
- Implementare strutture di monitoraggio e di valutazione del trasporto sostenibile
- Promuovere fonti di finanziamento diversificate per far avanzare la mobilità sostenibile
- Incrementare i finanziamenti di sviluppo internazionali
- Incoraggiare gli investimenti del settore privato attraverso dei sistemi di incentivi
Le innovazioni del settore stradale
Intervistato dall’agenzia di stampa cinese Xinhua, Martin Lundstedt, Ceo di Volvo Group e co-presidente del gruppo consultivo, ha spiegato che «la crescita del Pil è legata a doppio filo alle soluzioni logistiche». Non solo: Lundstedt ha voluto ribadire che il sistema di trasporto sostenibile del futuro, sia per quanto riguarda il trasporto di persone che di merci, dovrebbe svilupparsi secondo modalità economicamente, ecologicamente e socialmente praticabili. In questo senso, il trasporto su strada deve puntare a innovazioni sostenibili come la mobilità elettrica, l’automozione e le soluzioni di efficienza energetica. Stando al documento redatto dal gruppo consultivo, dunque, i vantaggi del trasporto sostenibile sarebbero molteplici: il risparmio di carburante garantirebbe dei costi operativi più bassi, e a questo si sommerebbero la riduzione dell’inquinamento atmosferico, una minore congestione del traffico, la creazione di nuovi posti di lavoro, una sensibile riduzione della povertà e un’azione contenitiva per quanto riguarda il cambiamento climatico. Alle ben note conseguenze della mobilità sostenibile sull’ambiente, quindi, sono stati aggiunti dei notevoli e spesso trascurati vantaggi anche sul livello economico e sociale.
Biocarburanti per i voli commerciali
Per quanto riguarda l’evoluzione del trasporto aereo, il vicepresidente di Airlines for America nonché membro del gruppo consultivo Nancy Young ha spiegato alla Xinhua che esistono già delle linee aeree commerciali che sfruttano biocarburanti, e che questo può aiutare in maniera considerevole il settore a ridurre le emissioni di gas serra. Young ha sottolineato anche il fatto che sono sempre di più le aziende del settore privato che investono nella sostenibilità, in quanto lavorare sul progresso sociale e ambientale è ormai fondamentale per raggiungere un successo economico reale.
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