Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Agricoltura

Investire sulla terra: ecco la Banca nazionale delle terre agricole

Dallo scorso 5 dicembre e fino a al prossimo febbraio ogni singolo cittadino potrà accedere alla banca nazionale delle terre agricole e partecipare a un bando per acquistare una appezzamento di terra da coltivare provenienti da 8 mila ettari al momento inutilizzati.

Banca nazionale delle terre agricole, cos’è e come funziona

Sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è possibile trovare tutte le informazioni relative all’apertura della messa in vendita di 8 mila ettari della Banca nazionale delle terre agricole pronti a essere coltivati. Si tratta di un primo lotto che fa parte di un’operazione complessiva che al suo termine avrà coinvolto oltre 20 mila ettari di terreno. L’inizio delle operazioni è stato dato dal Ministro Maurizio Martina in occasione della presentazione fatta a Roma insieme al Presidente di Ismea Enrico Corali e al Direttore generale Raffaele Borriello.
La Banca nazionale delle terre agricole, gestita da Ismea, negli ultimi mesi ha registrato un boom di interesse. 137 mila visualizzazioni e 16 mila utenti registrati sono la concreta manifestazione dell’attenzione per questa nuova opportunità. La Banca, tutta online, è nata per consentire a chi, soprattutto giovani, cerca terre pubbliche da far tornare all’agricoltura. Un’occasione di crescita, di recupero dei territori e di lavoro.

Banca nazionale delle terre agricole

Ridare valore ai terreni pubblici

“Diamo nuovo valore ai terreni pubblici – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – con un  investimento su sostenibilità, economia e lavoro e per questo ai giovani under 40 che saranno interessati sarà data la possibilità di fare domanda per dei mutui agevolati. Con la Banca nazionale delle terre agricole stiamo sperimentando una nuova forma di rivalutazione dei beni comuni, con l’obiettivo chiaro di favorire lo sviluppo di nuove realtà agricole nei territori. Le risorse che derivano dalla vendita dei terreni saranno totalmente dedicate al sostegno dei giovani agricoltori. Un lavoro che stiamo portando avanti con più strumenti, guardando soprattutto al ricambio generazionale. Abbiamo chiuso proprio in questi giorni anche il bando per il primo insediamento in agricoltura, che aiuta gli under 40 ad acquistare terreni e imprese. Più di 3 mila ettari di terra e 100 nuove aziende nascono grazie ai 60 milioni di euro che abbiamo investito con Ismea. Sono semi di futuro del nostro Paese”. 

Banca nazionale delle terre agricole

Tutto online… coltivabile con un click!

Trovare un terreno è facile come un click… sembra una slogan quello riportato dal comunicato del ministero, ma è davvero così: infatti il sito ha le terre geolocalizzate che possono essere ricercate per Regione. Sul sito di Ismea sono disponibili tutte le informazioni, dalla posizione alle caratteristiche naturali, le tipologie di coltivazioni e i valori catastali. Gli utenti possono consultare la Banca anche per grandezza dei terreni disponibili, potendo così fare ricerche più mirate alle esigenze produttive.

Dove si trovano i terreni?

Nel complesso in Italia si contano ben 8.174 ettari di terreno agricolo. La Sicilia è la regione italiana più agricola con ben 1700 ettari di terreno, seguono Toscana e Basilicata con 1300 ettari, Puglia con 1200, 660 ettari in Sardegna e quasi 500 ettari in Emilia Romagna e Lazio.

Banca nazionale delle terre agricole

Cosa produrre su quei terreni?

Le colture sono molteplici e variano dal seminativo, 3770 ettari, ai prati e pascoli con 1930 ettari, ai boschi con 800 ettari. Significativi gli ettari destinati alla coltivazione di uliveti e vigneti, rispettivamente 450 e 340 unità.

Come ottenere una terra da lavorare?

La procedura è semplice e anche rapida: dallo scorso 5 dicembre è possibile far pervenire una manifestazione d’interesse per uno o più lotti sul sito della Banca della Terra e da febbraio si procederà con una gara tra coloro che hanno manifestato interesse. E poi i vincitori potranno utilizzare quei terreni per avviare o ingrandire le proprie attività agricole scommettendo su se stessi in primis… ma soprattutto scommettendo sulla terra italiana.