Veicolo a batteria? A ricaricarlo ci pensa la strada: ecco la nuova infrastruttura per auto elettriche
Lo sviluppo tecnologico sta via via permettendo al mercato delle automobili elettriche di guadagnare terreno: le vendite stanno aumentando, le case automobilistiche stanno proponendo sempre nuovi modelli, e le batterie permettono delle autonomie sempre più lunghe. Di fronte a questo continuo progresso sul fronte dei mezzi a quattro ruote a zero emissioni, alcuni esperti del settore stanno iniziando a domandarsi se, di fronte a queste innovazioni, ad essere in difetto non sia invece l’infrastruttura per auto elettriche. Se dunque si è sempre più ottimisti per quanto riguarda i prezzi di queste automobili (che dovrebbero via via calare) e la capacità delle batterie (che dovrebbe via via aumentare) a preoccupare è proprio la mancanza di una sufficiente infrastruttura per auto elettriche.
La tecnologia di Qualcomm
Ma qualcosa, sul fronte dell’infrastruttura per auto elettriche, si sta di certo muovendo. E non parliamo ovviamente dei soli Supercharger di Tesla, ma di innovazione ben più innovative e, se ci è permesso dirlo, futuristiche. Non molto giorni fa, per esempio, la compagnia nanotecnologica statunitense Qualcomm, operante per altro nel campo dell’informatica e della telefonia, ha reso pubblica la sua nuova tecnologia per la ricarica wireless delle automobili a batteria. L’innovativa infrastruttura per auto elettriche è stata dimostrata su un tracciato di cento metri, lungo il quale due veicoli Renault si sono mossi ricaricandosi direttamente grazie ai dispositivi installati sotto l’asfalto. Siamo forse di fronte ad una svolta per il mercato delle automobili elettriche?
L’adozione di massa di automobili elettriche
La soluzione di un’infrastruttura per auto elettriche in grado di ricaricare i veicoli senza fili e durante il loro normale tragitto sembra fantasiosa e persino esagerata, da un certo punto di vista, eppure, come spiega Edouard Fischer, direttore della Sanef, una compagnia che opera nella gestione delle autostrade francesi, «ci dobbiamo preparare a quanto succederà tra dieci, quindici anni» quando «ci sarà un cambiamento nel comportamento dei consumatori e un’adozione di massa delle automobili elettriche». Quale sarà infatti l’infrastruttura per auto elettriche sufficiente a ricaricare un intero parco macchine internazionale a batteria?
Un’innovativa infrastruttura per auto elettriche
Lo sviluppo tecnologico, dunque, sta rivoluzionando in maniera silenziosa anche l’idea dell’infrastruttura per auto elettriche. BMW e Mercedes hanno infatti già presentato dei sistemi di ricarica wireless per automobili a batteria, e Nissan ha presentato un prototipo di questo tipo già nel 2010. Va poi sottolineato che tre anni fa Renault aveva già elaborato una tecnologia per la ricarica senza fili simile a quella presentata in maggio a Parigi, ma in quel primo esempio il cuscinetto per la ricarica non poteva essere più lontano di mezzo centimetro dall’asfalto per permettere una reale connessione funzionante. Oggi, con la tecnologia sviluppata da Qualcomm, si è arrivati invece ad una distanza di 4 centimetri. Questi sensori, per funzionare davvero su una reale strada, dovrebbero essere in grado di individuare un veicolo elettrico e iniziare a consegnare ad esso l’energia ancora prima che questo sia effettivamente sopra di lui, richiedendo così dei tempi di risposta sull’ordine dei nanosecondi. Qualcomm, in ogni caso, ha dichiarato senza mezzi termini che questa nuova tecnologia può lavorare già adesso a velocità elevate, proprio come quelle delle nostre autostrade.
Un’alternativa alle colonnine di ricarica?
Nel concreto, poi, nell’implementazione di una simile infrastruttura per automobili elettriche sarebbe necessario dedicare delle corsie apposite ai veicoli a batteria con l’apposito ricaricatore wireless incorporato, i quali inoltre dovranno essere dotati di un sistema in grado di pagare in real time il rifornimento ricevuto. Insomma, il salto verso questa tecnologia sarebbe complesso, costoso e tutt’altro che veloce. Tutto dipende, ovviamente, dalle batterie delle automobili elettriche del futuro: se nel futuro basterà ricaricare a casa la batteria della propria automobile per avere centinaia e centinaia di chilometri di autonomia, probabilmente potrebbero essere sufficienti le ormai classiche colonnine di ricarica elettriche – le quali però dovranno essere molte di più di quelle attuali.
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