In Italia più di 600 opere pubbliche non sono mai state terminate
NUMERI IMPRESSIONANTI. Con una normativa voluta dal governo Monti, tutte le regioni italiane sono state chiamate a fornire un elenco delle opere pubbliche rimaste incompiute. Le segnalazioni sono state raccolte in un Sistema Informativo di Monitoraggio che ha permesso per la prima volta di capire i numeri dello spreco di denaro pubblico in Italia. Ne è emerso come le 600 opere non ultimate siano distribuite su tutto il territorio nazionale, con l’eccezione virtuosa della provincia di Trento. Aeroporti, dighe e scuole, ma non mancano neppure i progetti firmati da architetti famosi, come la vela di 70 metri quadrati progettata da Santiago Calatrava per la cittadella dello sport di Tor Vergata. OPERE PUBBLICHE INUTILI. Altri progetti invece si sono rivelati da subito troppo ambiziosi per i luoghi a cui erano destinati. Ne è un esempio il polo sportivo di Catania, che avrebbe dovuto ospitare 30.000 persone, o il mastodontico complesso alberghiero di Foggia, realizzato dal comune a fronte di una popolazione inferiore ai 150.000 abitanti. Ma gli sprechi non colpiscono solo il Sud Italia: in Val D’Aosta è stato messo in cantiere l’aeroporto di Saint-Christophe, costato la bellezza di 9 milioni di euro, oggi abbandonato e vittima da tempo di vandalismo. La spesa totale per opere rimaste incompiute supera i 4 miliardi di euro, cifra impressionante, specie in un periodo di recessione come quello attuale.
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