In Brasile ora si tagliano le emissioni, non le foreste
NON IL CALCIO, MA L’AMBIENTE. Il Brasile non avrà vinto i Mondiali ospitati nei propri nuovissimi stadi, ma i brasiliani possono in parte colmare il vuoto lasciato dalla sconfitta sportiva con le vittorie in campo ambientale. Abbiamo già parlato delle iniziative per lo smaltimento rifiuti durante il torneo calcistico; qui si vuole invece confermare il ruolo di leader nella riduzione delle emissioni di carbonio che il Brasile si sta guadagnando negli ultimi anni a livello mondiale.
PIÙ FORESTA PLUVIALE, MENO ANIDRIDE CARBONICA. I trucchi brasiliani per tagliare l’emissione di gas serra sono stati svelati in una ricerca pubblicata sulla rivista Science: aumento della produzione agricola e contemporaneo salvataggio di foreste pluviali. Il risultato è anch’esso duplice: il cibo aumenta e le emissioni diminuiscono. Autore dello studio è Daniel Nepstad, ecologo tropicale presso l’Earth Innovation Insitute. Nell’ultimo decennio il Brasile ha salvato 86.000 chilometri quadrati di foresta pluviale: per tornare ai termini sportivi, la superficie forestale salvata è pari a 14,3 milioni di campi di calcio. Questa massiccia riduzione della deforestazione ha permesso di prevenire le emissioni di 3,2 miliardi di tonnellate di CO2 nell’atmosfera.
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